Q4 § 13
1 Cfr Boukharine, La théorie du matérialisme
historique cit., p. 15: «Certains camarades pensent que la
théorie du matérialisme historique ne peut aucunement
étre considérée comme une sociologie Marxiste
et qu'elle ne peut étre exposée d'une facon
systématique. Ces camarades estiment qu'elle n'est qu'une
méthode vivante de connaìssance historique, que ses
vérités ne peuvent étre prouvées
qu'autant que nous parlons d'événements concrets et
historiques. On ajoute encore cet argument que la notion méme
de la sociologie est très mal définie, que l'on
entend, sous le nom de "sociologie", tantòt la science de la
culture primitive et de l'origine des formes essentielles de la
communauté humaine (par exemple la famille), tantòt
des considérations extrèmement vagues sur
différents phénomènes sociaux "en general",
tantòt l'assimilation arbitraire de la société
à un organisme (Fecole organique ou biologique en
sociologie). Ces arguments sont faux. D'abord, la confusion qui
régne dans le camp bourgeois ne doit nullement nous inciter
à en créer une nouvelle chez nous. Quelle place doit
donc occuper la théorie du matérialisme historique?
Elle n'est pas dans l'economie politique, elle n'est pas dans l
'histoire; sa place est dans la science generale de la
société et des lois de son évolution,
c'est-à-dire dans la sociologie. D'autre part, le fait que la
théorie du matérialisme historique constitue une
méthode pour l'histoire ne diminue en rien son importance
comme théorie sociologique. Il arrive souvent qu'une science
plus abstraite fournisse un point de vue (c'est-à-dire une
méthode) à une science moins abstraite. Tel est le cas
actuel, ainsi qu'il résulte du texte ci-dessus».
Utilizzando questo passo nella prima dispensa del corso citato della
«scuola interna di partito» (1925), Gramsci vi aveva
apportato alcune varianti, non solo con riferimenti ad esempi
italiani, ma spostando anche il centro di tutta l'argomentazione :
«Esistono varie correnti borghesi, qualcuna delle quali
è riuscita ad avere risonanza anche nel campo proletario, le
quali pur affermando alcuni pregi del materialismo storico, cercano
di limitare la sua portata e di togliergli il suo significato
essenziale, il suo significato rivoluzionario. Cosi, per esempio, il
filosofo Benedetto Croce scrive che il materialismo storico deve
essere ridotto a un puro canone di scienza storica, le cui
verità non possono essere sviluppate sistematicamente in una
concezione generale della vita, ma sono dimostrabili solo
concretamente in quanto si... scrivono dei libri di storia. A questo
si aggiunge la critica mossa al concetto generale di sociologia, che
si afferma come assolutamente vago e indeterminato, in quanto sotto
il nome di "sociologia" si considera ora la scienza della
civiltà primitiva e dell'origine delle forme fondamentali
della vita umana come la "famiglia", ora le riflessioni assai vaghe
sui fenomeni sociali "in generale", ora il semplicistico paragone
della società umana a un organismo (scuola organica o
biologica della sociologia). Queste ultime critiche non riguardano
la teoria marxista. In quanto a quelle accennate precedentemente,
basta osservare che il materialismo storico, oltre ad essere stato
un canone per la ricerca storica ed essersi completamente rivelato
in una serie di capolavori letterari, si è rivelato
concretamente anche... nella Rivoluzione russa, in un fenomeno
storico vissuto e vivente e non solo in libri; si rivela in tutto il
movimento operaio mondiale che si sviluppa continuamente e
sistematicamente secondo le previsioni dei Marxisti, nonostante che
secondo i filosofi borghesi tali previsioni siano da ritenersi delle
fole perché il materialismo storico serve solo a scrivere
libri di storia, non a vivere e ad operare attivamente nella
storia».