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1 Con il titolo Rifare l'Italia fu pubblicato in opuscolo il
discorso pronunciato da Filippo Turati alla Camera dei deputati il
26 giugno 1920, in occasione della presentazione dell'ultimo
ministero Giolitti. Un ampio resoconto fu pubblicato dalla
«Critica sociale», 1-15 luglio 1920 (anno XXX, n. 13),
pp. 195-206, con il titolo Un programma di azione socialista. Per il
testo integrale cfr Filippo Turati, Discorsi parlamentari, vol. III,
Tipografia della Camera dei deputati, Roma 1950, pp. 1737-76. Lo
stesso Turati dichiarava di aver ricavato i dati economici del suo
discorso da un opuscolo (I nuovi orizzonti dell'idraulica italiana)
dell'ingegner Angelo Omodeo di Milano, definito «un tecnico di
fama e di valore mondiale... e insieme un cuore vibrante di
idealità, di vero socialista, sebbene non tesserato»;
nelle pagine dell'opuscolo dell'ingegner Omodeo, aggiungeva Turati,
«c'è infinitamente più socialismo che in tutta
la serie dei nostri Congressi di partito» (cfr Discorsi
parlamentari cit., p. 1768). Sulla parte avuta da Omodeo nella
preparazione di questo discorso si veda la testimonianza di Anna
Kuliscioff in una lettera a Turati del 18 maggio 1920: «Sai
che cosa potrebbe essere un vero reagente in tutta la Camera e in
seno del Partito? Un tuo discorso all'apertura della Camera sulle
dichiarazioni del governo in cui tu esponessi nelle linee generali
la messa in valore delle ricchezze italiane, di cui ti parlò
Omodeo e che ti piacque moltissimo. Sarebbe un discorso
eminentemente socialista e, nello stesso tempo un programma di
ricostruzione e dì rinnovamento di tutto il paese. Al ritorno
di Omodeo da Roma tra pochi giorni, egli verrebbe qui da me per
mettermi nella possibilità di essere intermediaria e
collaboratrice di questo piano della tua reprise parlamentare. Non
importa che il Gruppo ti dia o non ti dia la facoltà di
parlare a nome suo. Parlerai per conto tuo, e dovrà essere il
programma fondamento di un governo democratico-socialista, che non
mi pare tanto lontano quanto pare a te. Ad ogni modo, potrebbe anche
determinare correnti più precise sia nel Partito, sia nel
paese, tanto da diventare piattaformaalle prossime e certo non
lontane elezioni politiche. E su tal terreno vorrei si determinasse
una scissione nel Partito e la polarizzazione dei migliori elementi
della borghesia verso un partito democratico-socialista di
governo» (Filippo Turati - Anna Kuliscioff, Carteggio, vol. V:
Dopoguerra e fascismo (1919-22), Einaudi, Torino 1953, p. 345). In
tutto l'epistolario di questo periodo sono numerosi i riferimenti ai
rapporti personali di amicizia e di collaborazione tra Turati e
l'ingegner Omodeo.