Q3 §336

1 Sul significato di questa proposta Gramsci ritorna in un testo A del Quaderno 4 (XIII), § 49, pp. 18-19, e nel corrispondente testo C del Quaderno 12 (XXIX), § 1, p. 7. Un «annuario della classe operaia» era già stato progettato da Gramsci per il 1924 ma con caratteristiche diverse da quelle qui indicate e più vicine al tipo delll'«Almanacco popolare», di cui Gramsci si occupa nel Quaderno 14 (1), § 60; si veda il piano di lavoro abbozzato a questo proposito nella lettera da Vienna al Comitato esecutivo del PCI, del 24 dicembre 1923. Cfr «Rinascita», 22 gennaio 1966 (anno XXIII, n. 4), p. 23: «Voglio proporvi la compilazione di una specie di annuario della classe operaia che contenga, in succinto, tutto ciò che può interessare un membro del partito o un simpatizzante; ho già fatto il piano per il contenuto e ho anche pensato alla distribuzione del lavoro per i vari capitoli. Esso potrebbe uscire nel secondo semestre del 1924 in un volume di 600 oppure 700 pagine. In una trentina di capitoli si potrebbe dare: una rassegna del movimento politico e sindacale internazionale; un esame della situazione italiana sotto tutti i punti divista (economico, politico, militare, del lavoro, finanziario, ecc..) Una parte dovrebbe essere dedicata al Marxismo e alla sua storia specialmente in Italia. Una parte alla Russia, alla sua organizzazione politica, alla sua situazione economica, alla storia del partito bolscevico, ecc.. Un capitolo dovrebbe riassumere la dottrina e la tattica del Comintern, quali si sono venute sviluppando nei congressi, negli Esecutivi allargati e nelle più importanti manifestazioni del Comitato Esecutivo. Penso che dopo tre anni di guerra civile e di grande difficoltà quindi per seguire sistematicamente i giornali e le pubblicazioni del partito, un gran numero di operai, specialmente tra gli emigrati, sarebbe lieto di avere a propria disposizione un volume come questo di cui vi ho schizzato il contenuto.»