Q2 §52

1 Cfr Giovanni Pascoli, Allecto (Una pagina inedita del 1897), in «Nuova Antologia», 1° dicembre 1927 (anno LXII, fasc. 1337), pp. 273-76. «L'articolo - è detto in una breve nota redazionale - è dedotto dall'archivio di Donna Rosa Mercatelli. L'originale è passato adesso nelle mani di Maria Pascoli. La quale, nel consentirci la pubblicazione, ci scrive: "Allecto al Mercatelli sembrò troppo ardito per l'indole del giornale [La Tribuna), troppo compromettente per l'autore, e, perciò, non pubblicabile. Come si doleva Giovannino (già si vede anche dalle lettere all'amico) di non aver libertà di esprimere il suo pensiero! Allecto è del 1897"».

2 Cfr Lettere inedite di Giovanni Pascoli a Luigi Mercatelli, in «Nuova Antologia», 16 ottobre 1927 cit., p. 438: «Mi commuove profondamente sapere ora il tentativo fatto da te e da quell'amatissimo Fratello nell'ideale..., da te e dall'on. Galimberti per farmi destinare alla scuola coloniale... Appena lette quelle righe, ho riconosciuto me stesso. Sì: quello sarebbe stato il mio posto! Io non ho entusiasmo per la cattedra. Perché? Perché (a dirtela all'orecchio ) preparare dei maestri alle scuole ginnasiali e liceali mi pare troppo poco. Mi pare destinare la vaporiera a trainare il solo tender. Invece essere l'ispiratore d'italianità nel cuore dei nostri pionieri, dei custodi delle nostre pietre miliari! Che gran cosa sarebbe stata! Certo il più gran peccato d'Italia è il non voler dare ai suoi uomini il loro posto adatto, il far re chi è da sermone e viceversa».