Q1 §42
1 L'organizzazione di Guglielmo Lucidi a cui Gramsci si riferisce
è l'«Associazione del Controllo Popolare»,
costituita a Milano nel marzo 1916. Successivamente fu creata
anche una sezione a Roma. Nel settembre 1919 Lucidi, del Consiglio
direttivo della «Associazione del Controllo Popolare»
di Roma e suo delegato all'estero, venne nominato membro
corrispondente della «Union of Democratic Control» di
Londra. Nel maggio 1920 l'Associazione del Controllo Popolare si
costituiva in «Unione Italiana del Controllo
Popolare», aggregata alla «Union of Democratic
Control»di Londra, al gruppo francese di
«Clarté» [
associazione internazionale antimilitarista,
antimperialista, favorevole alla repubblica sovietica] e al
Comitato Centrale di Ginevra «per la ripresa delle relazioni
internazionali».
Guglielmo Lucidi venne nominato segretario del Comitato
Esecutivo. Organo del movimento fu la «Rassegna
Internazionale», che iniziò le pubblicazioni
nell'aprile 1919 come supplemento mensile della «Rassegna
Nazionale»; dal 1920 in poi fu edita dalla Casa editrice
Rassegna Internazionale.
2 Cfr Curzio Suckert, La rivolta dei santi maledetti, 2a ed. con
l'aggiunta di un Ritratto delle cose d'Italia, degli eroi, del
popolo, degli avvenimenti, delle esperienze e inquietudini della
nostra generazione, Casa editrice Rassegna Internazionale, Roma
1924; la prima edizione era stata pubblicata dalla stessa casa
editrice nel 1920. Alcune correzioni apportate dall'autore nella
seconda edizione erano state segnalate da Piero Gobetti in un
articolo pubblicato da «Il lavoro» di Genova del 17
gennaio 1924, Profili di contemporanei: Veroe di corte (ora in
Gobetti, Scritti politici cit., pp. 564-69): «"L'idea
nazionale non ha avuto ancora, per fortuna, il tempo di fermarsi"
scriveva C. Erich Suckert nel 1920; e Curzio ha corretto oggi
maliziosamente per sfortuna. L'idea centrale del libro tre anni fa
era esposta cosi: "Questa mancanza di patriottismo pone l'Italia
alla testa della nuova civiltà che sta germinando nel
mondo; la quale è internazionalista e sorpassa la
concezione della patria. L'Italia e la Russia sono all'avanguardia
della civiltà di domani: l'aver saltato uno stadio
dell'evoluzione dei popoli, quello patriottico, le rende
più elastiche e permeabili allamentalità
dell’internazionale". Nella ristampa questo pensiero è
stato messo da Curzio tra virgolette con uno spudorato commento:
"Era questo il giudizio che davan di noi molti stranieri, e non
tutti socialisti, nel 1919"» (ibid., p. 568). Queste stesse
correzioni, e altre simili, erano successivamente segnalate in un
corsivo polemico de «l'Unità» del 13 marzo 1924
(Caratteri Italiani: Curzio Erich Suckert) a firma «da
Luni», pseudonimo di Ottavio Pastore; la polemica aveva poi
avuto uno strascico in una vertenza «cavalleresca» e
in un duello tra Pastore e Malaparte.
3 Sulla «esteromania» di Graziadei Gramsci ritorna
nell'ultima parte del § 30 del Quaderno 7 (VII), pp. 66bis -
67.