Note Q1 §1
1 Gramsci si riferisce al libro di Arthur Roguenant, Patrons et ouvriers (Ouvrage
couronné par l'Académie des sciences morales et
politiques), J. Gabalde, Paris 1907, XXI-181 pp.
(Bibliothèque d'economie sociale, publiée sous la
direction de M. Henry Joly). A p. 15 di questo libro si legge il
passo relativo all'episodio ricordato da Gramsci: «Il nous
est arrivé d'interroger sur ce sujet ("Pour ètre
parfaite la justice doit se confondre avec
l'égalité") un ouvrier, catholique ardent,
pratiquant, absolument sincère. Il ne nous cacha pas qu'il
considérait l'égalité comme le but et la fin
de tout effort conscient de la justice. - Mais, objections-nous,
comment concilier cette déclaration de principe avec la
parole del’Évangile: il y aura toujours des pauvres parmi
vous. - Il sourit et, fort à l'aise, repliqua: "C'est
entendu, et pour ne pas faire mentir le Christ, qui n'a pu mentir,
nous garderons deux pauvres (deux pour le pluriel) et leur
attribuerons les revenus de l'assistence publique". - La boutade
était plaisante, mais l'idée n'en est pas moins
fausse». Non risulta, ed è improbabile, che Gramsci
abbia avuto in carcere questo libro: può trattarsi del
ricordo di una antica lettura, o anche di una citazione ricavata
da una fonte indiretta, non identificata. Il lavoro di Roguenant
aveva in effetti riportato il premio Bordin messo a concorso per
il 1906 dalla Académie des sciences morales et politiques
(sezione dell'Institut de France).
2 Gramsci aveva in carcere i seguenti testi: Pio IX, II Sillabo, Encicliche ed altri documenti del suo pontificato, nelle versioni italiane raccolte a cura di M. Petroncelli, Libreria Editrice Fiorentina, Firenze 1927 [FG, C. carc. Turi I]; Codice sociale (schema di una sintesi sociale cattolica), a cura della Unione Internazionale di Studi Sociali, fondata a Malines nel 1920 sotto la presidenza del cardinale Mercier, Istituto Veneto di Arti Grafiche, Rovigo 1927 [FG, C carc., Turi I] (si tratta di un documento ideologico elaborato nel 1926 dalla cosiddetta Unione di Malines). Il Magistero sociale della Chiesa non è cosa recente, ma è stata una preoccupazione costante fin dall'epoca dei Padri della Chiesa e poi del Medioevo (si pensi per esempio alla proibizione dell'usura, alla creazione dei Monti frumentari e di pietà, ed al pauperismo), o anche alla dottrina agostiniana del De civitate Dei e a parte del pensiero di San Tommaso d'Aquino.