Azione sociale
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Il paradigma della sociologia dell’a. rappresenta una tradizione
ininterrotta della sociologia, dalla fase classica fino ai giorni
nostri; esso consiste nel prendere alla lettera il fatto che ogni
fenomeno sociale è il risultato di un insieme di a.
individuali. D’altra parte, poiché gli attori di cui il
sociologo si occupa non sono isolati, ma appartengono a reti o
insiemi sociali, quest’orientamento di ricerca viene talvolta
designato anche con il nome di sociologia dell’interazione . M.
Weber classifica ogni a. sociale in 4 tipi principali:
a) a. determinata in modo razionale rispetto a uno scopo;
b) a. determinata in modo razionale rispetto a un valore;
c) a. determinata dall’affettività ovvero dalle emozioni;
d) a. determinata dalla tradizione.
Secondo l’impostazione weberiana, il comportamento di un attore
sociale è sempre comprensibile; ciò non significa che
l’osservatore sia in grado di accedere immediatamente alle
motivazioni dell’attore ma, al contrario, nella maggior parte dei
casi queste motivazioni devono essere ricostruite mediante il
confronto e la verifica di più testimonianze. Per il
sociologo, comprendere il comportamento di un attore sociale
significa generalmente comprendere le ragioni o, piuttosto (secondo
una prospettiva attribuibile a R. Boudon), le buone ragioni che lo
hanno motivato. In questo senso si può dire che la sociologia
dell’a. tende ad accettare il postulato della razionalità
dell’attore sociale, anche se ciò non vuol dire che essa
consideri l’uomo come un essere razionale. La razionalità
rispetto allo scopo costituisce senza dubbio il modello predominante
nella spiegazione dell’a. sociale. A questo proposito si
dovrà comunque distinguere tra una forma oggettiva e una
soggettiva di razionalità dell’azione. Se la
razionalità oggettiva adopera i mezzi oggettivamente
migliori, in una data situazione della conoscenza, per conseguire
uno scopo, strategie di tipo soggettivo possono peraltro dimostrarsi
efficaci in una data situazione più di un’articolata
valutazione in termini di costi e benefici dei possibili esiti dei
corsi d’a. alternativi. L’a. sociale può pertanto fondarsi su
principi o proposizioni descrittive spesso applicati dall’attore in
maniera acritica, benché ciò non basti a rendere
irrazionale il suo comportamento, perché nella pratica quei
principi si dimostrano per lo più efficaci.