Democratici, partiti
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Qualifica assunta nell’Ottocento in varie nazioni dai partiti
propugnanti la realizzazione degli ideali propri della democrazia di
tipo rousseauiano e rifacentesi alla Rivoluzione francese. Loro
programma erano: allargamento del sistema rappresentativo (suffragio
universale), eguaglianza di fatto dei diritti politici, possibilità
per tutti di accedere alla vita politica, senza distinzione di ceti,
privilegi, cultura ecc. Il motivo egualitario e il culto del
‘popolo’ prevalevano sui principi liberali, specie attraverso
l’elaborazione e la propagazione della dottrina della sovranità
popolare.
In Italia questi partiti formarono la Sinistra storica (dopo il 1876
i gruppi radicali e repubblicani). In alcuni paesi assunsero nomi
doppi, come in Francia (partito radicale-democratico), in Russia
prima della rivoluzione (partito costituzionale-democratico o dei
cadetti), in Austria, Germania e altrove (partito
democratico-sociale o social-democratico). In Gran Bretagna
l’istanza democratica è stata portata innanzi con significato
sociale soprattutto dai laburisti.
Negli USA il Partito democratico , creato da T. Jefferson nel 1792
in opposizione al Partito federalista, contro cui assunse dapprima
la denominazione ufficiale di Democratic-republican party, è il più
antico fra i partiti ivi esistenti. Espressione politica dei piccoli
coltivatori, degli operai e dei radicali, conquistò per la prima
volta il controllo del governo con la presidenza Jefferson (1801).
La scomparsa del Partito federalista (1824) comportò il travaso
degli interessi industriali e finanziari che esso rappresentava in
seno al Partito democratico-repubblicano, con la formazione di
un’ala conservatrice, che infine si separò (1828-29) dando vita al
Partito dei National-Republicans (repubblicani), mentre i
progressisti, guidati da A. Jackson, riorganizzarono il partito su
un programma più radicale, dandogli la denominazione di Democratic
party.
In Italia il Partito Democratico sorse nel febbraio 1991 nel corso
del XX Congresso del PCI, di cui fu decretato lo scioglimento.
Formato in larga parte da ex militanti del PCI (non vi aderì una
minoranza che fondò il Partito della rifondazione comunista), con
segretario A. Occhetto, il PDS nacque con la finalità di ricomporre
la sinistra in una forza in grado di contendere alla DC l’egemonia
politica e governativa, affermando da un lato l’esigenza di
un’intesa con il PSI, dall’altro la necessità della fuoriuscita da
un quadro politico imperniato sull’alleanza tra PSI e DC.
Dal 1992 membro dell’Internazionale socialista, sotto la direzione
di M. D’Alema (segretario dal 1994), nel 1996 il PDS fu tra i
promotori della coalizione elettorale dell’Ulivo e, divenuto il
primo partito italiano con il 21,1% dei voti, entrò a far parte del
governo Prodi (1996-98). Il processo di trasformazione del partito
in forza capace di aggregare ulteriori personalità e organizzazioni
di area socialista, laica e cattolica di sinistra proseguì nel
periodo successivo e culminò nella costituzione (1998) della nuova
formazione politica denominata Democratici di sinistra.
Nel nuovo partito, guidato da M. D’Alema (fino all’ottobre 1998),
confluirono, oltre al PDS, la Federazione laburista, i Comunisti
unitari, i Cristiano-sociali ed esponenti della sinistra
repubblicana. Il partito, nato con l’ambizione di costruire una
grande forza progressista su cui imperniare la coalizione di
centrosinistra, fu penalizzato in termini di consensi dopo la caduta
del governo Prodi (1998), né fu premiato dall’alleanza con le forze
moderate nei governi D’Alema (1998-2000).
Dopo la leadership di W. Veltroni (1998-2001), nel congresso
nazionale del 2001 fu eletto segretario P. Fassino, fautore di una
più definita connotazione riformista e socialdemocratica dei DS. Il
congresso del 2005 vide la vittoria della linea dell’adesione alla
nuova federazione ulivista promossa da Prodi.
L’affermazione di misura del centrosinistra alle elezioni del 2006
riportò il partito al governo e rilanciò il tema della costruzione
di un nuovo in cui far confluire l’esperienza dei DS e della
Margherita. Il partito costituitosi nel sotto la guida di Veltroni è
risultato poi sconfitto nelle elezioni del 2008.