ILLUMINISMO
Orientamento culturale diffusosi in Europa tra la seconda rivoluzione inglese (Glorious Revolution, 1688) e la rivoluzione francese (1789). Fondato sull'esercizio critico della ragione umana in ogni settore della vita intellettuale, politica e sociale, si richiamò al messaggio razionalistico di Cartesio, Spinoza e Leibniz, ma soprattutto a quello di Bacone, Hobbes, Locke e Newton, accentuandone gli elementi cosmopolitici e trasferendone le premesse teoriche innovative sul piano delle trasformazioni concrete e generali della società contro le strutture tradizionali (Chiesa, assolutismo monarchico, aristocrazia) e a favore delle forze borghesi in ascesa, e comunque progressiste, cui il movimento stesso, nella varietà dei suoi nuclei e delle sue proposte, tese a dare una copertura ideologica. Dopo una fase in cui nel dibattito politico ebbe gran peso lo Spirito delle leggi (1748) di Montesquieu, con Voltaire, d'Alembert e gli enciclopedisti, il vasto moto riformatore ispirato dalle lumières (i lumi, da cui le diverse forme del termine nelle diverse lingue europee, legate alla metafora della luce: Aufklärung in tedesco, ilustración in spagnolo) assunse connotazioni specifiche secondo le diverse aree politiche e culturali. Con intreccio spesso difficile si collegò all'assolutismo dei sovrani in Prussia, Austria, Russia e Portogallo oltre che a Milano, Napoli e in Toscana, mentre in Francia oscillò da forme di collaborazione con il potere attraverso i fisiocrati a espressioni più radicali di pensiero filosofico e di scontro attraverso l'Encyclopédie o si definì in Germania attraverso strumenti di aggregazione e di educazione iniziatica degli intellettuali come la massoneria. Riproponendo la funzione pedagogica dell'intellettuale che troverà la sua espressione più famosa in Che cos'è l'illuminismo? (1784) di I. Kant, l'illuminismo contribuì efficacemente a fornire nuove sollecitazioni critiche e politiche attraverso la letteratura utopica (Diderot, Morelly), ad aprire nuovi orizzonti di conoscenza con lo sviluppo della storia naturale e delle scienze della natura (Buffon, Maupertuis), a suggerire una nuova, più larga e dinamica visione dell'uomo nella storia e dello sviluppo della società con le opere di Voltaire, e al tempo stesso a tentare di definire i principi e le leggi costanti che regolano le vicende umane con gli scritti storici di Montesquieu e di Gibbon. Muovendosi tra ragioni generali e tensioni operative, accanto alla coscienza critica impersonata da Rousseau, il movimento, con la sua battaglia per la tolleranza (Voltaire), la critica alla religione (Hume), l'idea del progresso e della perfettibilità umana (Condorcet), rimodellò profondamente la cultura europea, definendo l'abito mentale e le concezioni politiche e sociali che sono ancora in gran parte a fondamento della odierna società occidentale.