CRIMEA, GUERRA DI
(1854-1856). Conflitto tra la Russia e una coalizione composta da
Turchia, Francia, Gran Bretagna e Regno di Sardegna determinato
dalla lotta per il controllo della penisola balcanica e del
Mediterraneo (questione d'Oriente). Pretesto ne fu la contesa tra
Napoleone III e lo zar Nicola I per il possesso dei luoghi santi.
Inoltre il rifiuto della Sublime porta di riconoscere il
protettorato russo sui principati moldo-valacchi di religione
ortodossa e la conseguente distruzione di una flotta turca a Sinope
(1853) spinsero l'alleanza franco-inglese a intervenire a fianco
della Turchia. Le truppe, al comando del francese Saint-Arnaud e del
britannico lord Raglan, sbarcarono in Crimea nel settembre 1854,
vinsero una prima battaglia ad Alma e cinsero d'assedio Sebastopoli.
Nel frattempo Cavour aveva spinto Vittorio Emanuele II ad aderire
alla coalizione antirussa (1855), nel tentativo d'inserire il
Piemonte nel concerto delle potenze europee. I bersaglieri sardi si
distinsero sulla Cernaia, mentre a Balaklava e a Inkermann si
batterono i franco-inglesi. Nel settembre 1855, con la caduta di
Sebastopoli, Alessandro II, succeduto a Nicola I, fu costretto al
congresso di Parigi (1856), di cui il Regno di Sardegna approfittò
per sollevare, sia pure solo simbolicamente, la questione della
nazionalità italiana.