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            - XXXIX - 
            UNIFORMARSI AL FONDAMENTO 
            In principio questi ottenner l'Uno: 
            il Cielo l'ottenne e per esso fu puro, 
            la Terra l'ottenne e per esso fu tranquilla, 
            gli esseri sovrannaturali l'ottennero 
            e per esso furono potenti, 
            la valle l'ottenne e per esso fu ricolma, 
            le creature l'ottennero e per esso vissero, 
            principi e sovrani l'ottennero 
            e per esso furon retti nel governare il mondo. 
            Costoro ne furono resi perfetti. 
            Se il Cielo non fosse puro per esso 
            temerebbe di squarciarsi, 
            se la Terra non fosse tranquilla per esso 
            temerebbe di fendersi, 
            se gli esseri sovrannaturali non fossero potenti per esso 
            temerebbero d'annullarsi, 
            se la valle non fosse ricolma per esso 
            temerebbe d'inaridirsi, 
            se le creature non vivessero per esso 
            temerebbero di spegnersi, 
            se principi e sovrani non fossero nobili e alti per esso 
            temerebbero di cadere. 
            Il nobile ha per fondamento il vile, 
            l'alto ha per basamento il basso. 
            Perciò quando principi e sovrani chiamano sé stessi 
            l'orfano, lo scarso di virtù, l'incapace, 
            non è perché considerano lor fondamento il vile? 
            Ahimè  acute;, no! 
            Quando hai finito d'enumerare le parti del carro 
            ancor non hai il carro. 
            Non voler essere pregiato come giada 
            né spregiato come pietra. 
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