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Conte di Misurata. Finanziere, industriale e uomo politico (Venezia 1877 - Roma 1947).
Fondatore (1905) della Società adriatica di
elettricità (SADE), fu tra l'altro senatore (dal 1922) e
presidente di Confindustria (1934-43). Più volte direttore
della Biennale di Venezia, promosse la I Esposizione internazionale
d'arte cinematografica (1932).
Vita e attività
Figlio di un ingegnere edile, dopo la morte
prematura del padre abbandonò gli studî
universitarî e si mise in affari. Rappresentante di commercio,
entrò in contatto con gli ambienti finanziarî legati
alla Banca commerciale e con l'appoggio di quest'ultima promosse
attività economiche in Oriente e nei Balcani. Nel 1903
assicurò al capitale italiano il monopolio dei tabacchi nel
Montenegro e nel 1905 la società Antivari, da lui fondata,
ottenne l'appalto per la costruzione della ferrovia Antivari-Vir
Pazar. In Italia fondò la Società adriatica di
elettricità, destinata a diventare uno dei più potenti
gruppi industriali del paese, e progettò la costruzione del
porto di Marghera (iniziata nel 1919). Membro della delegazione
italiana a Ouchy (1912) e alla Conferenza di Parigi (1919), fu
governatore della Tripolitania (1921-25). Ministro delle Finanze
(1925-29), regolò i debiti di guerra e inaugurò una
politica volta ad accrescere il controllo statale sull'economia:
operò la riduzione della circolazione monetaria e quella del
debito pubblico e nel dicembre 1927 firmò la legge di
stabilizzazione della lira, la cosiddetta "quota novanta". Fu
senatore e membro del Gran consiglio del fascismo; nel settembre
1943 fu arrestato dai Tedeschi; liberato, riparò in Svizzera
(1944) e nel 1947 tornò in Italia.