Volapük

 

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Voce tratta dalle parole inglesi world, mondo, e speech, lingua; propr. “lingua del mondo”. Lingua artificiale internazionale creata verso il 1880 da monsignor Johann Martin Schleyer. Il lessico è prevalentemente derivato, attraverso sensibili semplificazioni e modificazioni, da quello inglese e in minor misura da quello latino romanzo, mentre la struttura grammaticale risente dell'influsso del tedesco, madrelingua dello Schleyer. Il volapük godette di una breve fortuna e dovette ben presto cedere di fronte all'esperanto, che fin dal suo apparire (1887) incontrò maggiori favori; nel 1902 un'accademia di esperti procedette a una radicale revisione del volapük, ribattezzato Idiom Neutral, che si caratterizza soprattutto per la sostituzione di elementi lessicali latinoromanzi a quelli inglesi.

 

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Il Volapük è una lingua artificiale ausiliaria realizzata tra il 1879 e il 1880 da Johann Martin Schleyer, un sacerdote cattolico del Baden, in Germania; Schleyer in seguito affermò di essere stato chiamato da Dio, in sogno, a inventare una lingua internazionale.

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Schleyer dapprima pubblicò un abbozzo del Volapük nel maggio del 1879 sul periodico cattolico Sionsharfe, di cui era collaboratore; seguì nel 1880 un libro completo scritto in tedesco, e altri autori pubblicarono libri di testo in altre lingue. Ci furono congressi per il Volapük nel 1884 e 1887, nei quali però si usò il tedesco; solo nel terzo raduno, avvenuto nel 1889, fu adottata la lingua in questione. Nel 1889 si stima che ci fossero 283 circoli, 25 periodici scritti in Volapük o che di questo si occupavano, e 316 libri di testo in 25 lingue.
Il fiammingo Auguste Kerckhoffs fu direttore per vari anni dell'Accademia del Volapük e introdusse il movimento in parecchi paesi. Sorsero però tensioni fra lui e Schleyer, che insisteva nel trattenere i diritti di proprietà sulla lingua; questo portò a uno scisma, con gran parte degli accademici che assieme a Kerckhoffs abbandonarono il Volapük per aderire all'Idiom Neutral e ad altri progetti di lingue artificiali. Nel 1887 venne pubblicato il primo libro di esperanto Unua Libro e l'interesse per questa nuova lingua, più facile da imparare, fu un'altra ragione per il declino del Volapük.

Dopo il 1920 Arie de Jong compì una revisione del Volapük con il consenso dei pochi parlanti rimasti; i risultati furono pubblicati nel 1931: de Jong semplificò la grammatica, eliminando alcune forme verbali raramente usate, come pure le terminazioni e i pronomi distinti per genere, aggiunse il fonema r che Schleyer aveva escluso e rese alcuni morfemi più riconoscibili: ad esempio, lömib "pioggia" divenne rein (dall'inglese "rain"). Il Volapük ebbe quindi un breve ritorno di popolarità nei Paesi Bassi e in Germania grazie a de Jong, ma venne vietato (assieme all'Esperanto e alle altre lingue artificiali) dal regime nazista e in seguito non recuperò.