I viaggi di Gulliver

 

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I viaggi di Gulliver (Travels into Several Remote Nations of the World, in Four Parts. By Lemuel Gulliver, First a Surgeon, and then a Captain of Several Ships, noto semplicemente come Gulliver's Travels, 1726, ed. riveduta nel 1735) è un romanzo che coniuga fantasia e satira in una squisita allegoria dell'Inghilterra e della Francia settecentesca nonché nell'animo umano, scritto sotto pseudonimo da Jonathan Swift.

Scrivendo sotto il nome di Dr. Lemuel Gulliver, Swift faceva il resoconto di alcuni viaggi presso strani popoli, imitando (e parodiando) lo stile del resoconto di viaggi avventurosi che era comune in quel periodo. Il libro fu pubblicato pochi anni dopo lo straordinario successo del Robinson Crusoe di Daniel Defoe e ottenne popolarità come libro destinato ai bambini.

In realtà il libro è una feroce critica alla società del tempo: ognuno dei viaggi diventa il pretesto per irridere, di volta in volta, il sistema giudiziario, i meccanismi del potere o la politica bellicista.

Pubblicazione e storia editoriale

L'editore londinese Benjamin Motte, che ricevette la prima parte del manoscritto da un certo "Richard Sympson" nell'agosto del 1726, ne pubblicò la prima edizione - in 2 volumi - il 28 ottobre dello stesso anno. Il testo era stato però sottoposto dal Motte a numerosi adattamenti e omissioni, nel timore che i lettori e le autorità inglesi potessero ritenerlo "troppo audace". Perciò, tramite gli auspici dell'amico Charles Ford, nel maggio del 1727 venne pubblicata, sempre dal Motte, una "edizione corretta" che teneva conto di alcune delle oltre 50 osservazioni sollevate dall'autore, ma non di quelle di carattere sostanziale. Ad esempio, non era stato rimosso l'inserimento spurio dell'elogio della regina Anna nel Capitolo VI della Parte IV, teso a bilanciare il feroce "attacco al Primo ministro" che lo precede, un attacco ben poco mascherato alla politica inglese contemporanea.

La versione curata da Ford, più fedele alle intenzioni di Swift, venne pubblicata nella sua interezza solo nel novembre del 1734 (anche se il frontespizio porta la data del 1735) a Dublino, nel terzo volume delle Opere di Swift edite da George Faulkner.

Per quanto lo stesso Swift avesse rivisto e ritoccato personalmente il testo, aggiungendovi anche una prefazione per versione del 1726.

Trama

Parte I - Lilliput

5 maggio, 1699 — 13 aprile, 1702

Il libro si apre con un breve preambolo nel quale Gulliver si presenta, come d'uso nei libri dell'epoca, e fornisce un breve sunto della sua vita e degli avvenimenti precedenti ai suoi viaggi. Sappiamo dunque che si tratta di una persona di mezza età, di classe borghese, versato nella medicina e nella conoscenza delle lingue, con una grande passione per i viaggi.

Il primo viaggio viene intrapreso dal protagonista poiché egli non riesce a mantenere la sua famiglia con la sua carriera di medico e dunque decide di imbarcarsi su una nave come chirurgo di bordo. Salpato da Bristol il 4 maggio 1699, naufraga su una terra sconosciuta, dopo sei mesi di navigazione, a causa di una tempesta. Al suo risveglio si trova prigioniero di una razza di uomini alti 6 pollici (circa 15 centimetri), abitanti le isole vicine di Lilliput e Blefuscu (che l'analisi critica identifica, rispettivamente, come allegorie dell'Inghilterra e della Francia del tempo), divise sino al fratricidio da un'annosa e irresolubile controversia sul modo più corretto di rompere le uova, se dalla parte più grossa o da quella più piccola (allegoria delle dispute religiose tra cattolici e anglicani).

Dopo aver dimostrato la propria disposizione pacifica e giurato fedeltà all'Imperatore, a Gulliver vengono offerti alloggio e sostentamento e viene accolto a Corte. Le sue osservazioni sulla corte di Lilliput (modellata su quella di Giorgio I) mettono in ridicolo le lotte tra le varie fazioni, rappresentate dalla rivalità tra "tacchi alti" e "tacchi bassi" (i partiti Whig e Tory), gli intrighi di corte, i metodi con cui viene conquistato il potere e la fiducia del sovrano, insistendo sulla corruzione dei tempi presenti rispetto a un luminoso passato.

Pur avendo aiutato i Lillipuziani a sconfiggere Blefuscu trascinando in porto l'intera flotta nemica, Gulliver rifiuta di aiutarli a ridurre in schiavitù il popolo vicino. Questo episodio palesa l'ingratitudine dei sovrani e particolarmente dell'Imperatrice, sua nemica giurata dal momento in cui Gulliver ha salvato il Palazzo da un incendio con la propria urina. Lo scatenarsi di congiure di palazzo (nelle quali si continuano a ritrovare paralleli con la storia personale di Swift) fa sì che Gulliver venga dichiarato un traditore e condannato all'accecamento, che nelle intenzioni dei suoi rivali dovrà essere seguito da una lenta agonia per fame.

Avvertito da un cortigiano fedele, Gulliver anticipa una visita presso i sovrani di Blefuscu per sfuggire alla sentenza prima che venga ufficialmente annunciata. Mentre la notizia giunge a Blefuscu, la fortuna vuole che una scialuppa di dimensioni adatte a Gulliver arrivi sulle coste dell'isola e gli consenta di fare ritorno a casa.

Parte II - Brobdingnag

Tornato in mare, nel corso dell'esplorazione di un paese sconosciuto Gulliver viene abbandonato dai suoi compagni e ritrovato da un contadino alto circa 22 m (la scala di Lilliput è 1:12, quella di Brobdingnag è simmetrica, 12:1). Questi lo esibisce a pagamento come attrazione da circo, finché non viene notato dalla Regina che lo chiama al suo servizio come divertimento di Corte. Tra varie avventure (tra cui la lotta con vespe giganti e una gita sui tetti in mano a una scimmia dispettosa) Gulliver discute con il Re dello stato delle cose e dei governi in Europa, non riuscendo però a suscitare una buona impressione. Il re comunque, accentua il carattere crudele degli uomini della terra di Gulliver che si ostinano a uccidere uomini e a fare guerre per motivi "futili". Nel corso di un viaggio al mare, la sua 'scatola da viaggio' viene ghermita da un'aquila gigante e quindi abbandonata in mare. Gulliver viene quindi salvato da una nave di passaggio e ritorna per la seconda volta in Inghilterra.

Parte III - Laputa, Balnibarbi, Glubbdubdrib, Luggnagg e il Giappone

5 agosto, 1706 — 16 aprile, 1710

L'inquietudine lo spinge a partire di nuovo e, attaccato dai pirati, finisce nell'isola di Laputa, una terra volante che fluttua nell'aria salvo schiantarsi sulla terra per distruggere i focolai di rivolta che si verificano sulla terraferma. Qui tutti si dedicano solo alla musica e alla matematica, ma sono incapaci di applicare queste discipline a fini pratici. Gulliver è portato a Balnibarbi, dove aspetta un commerciante olandese che lo porterà in Giappone e da qui in Inghilterra. In questa terra vede il mondo portato alla rovina dall'inseguimento della scienza senza badare ai suoi risvolti pratici (il che costituisce una critica alla Royal Society). Discute di storia con i fantasmi dei personaggi storici più famosi, e incontra gli struldbrugs, degli sfortunati che sono vecchissimi e reietti, anche se immortali. L'immortalità viene qui descritta come una condanna, invece che come una fortuna.

Parte IV - Gli Houyhnhnms

7 settembre, 1710 – 5 dicembre, 1715

L'ultimo viaggio porta Gulliver nel mondo dei cavalli razionali, gli Houyhnhnms, esseri saggi che hanno sviluppato un sofisticato metodo di comunicazione ma non conoscono il significato di parole come vero e falso, e non concepiscono il concetto di guerra e di violenza. Unico difetto delle loro terre è la presenza di esseri brutali che camminano su due gambe invece che su quattro: gli Yahoos, del tutto simili agli esseri umani, anche se abbrutiti e degenerati, in particolare nei movimenti (il modo di Gulliver di camminare sempre e solo sulle "zampe" posteriori viene considerato dal suo padrone Houyhnhnm una pericolosa affettazione). Essi sono così disprezzati che gli Houyhnhnms aggiungono la parola Yahoo alla fine delle altre parole quando vogliono dare loro un'accezione negativa. Gulliver prova vergogna verso il genere umano vedendo quegli individui abbandonati alla loro brutalità e, riconoscendo la superiorità degli Houyhnhnms, desidera vivere con loro per apprendere ciò che conoscono, ma il Concilio Supremo degli Houyhnhnms lo rifiuta, poiché a loro avviso la brutalità Yahoos sarebbe venuta prima o poi allo scoperto, costituendo un grave danno per il loro popolo. Così Gulliver, una volta esiliato, si costruisce una barca per potere tornare in Inghilterra e, una volta tornato a casa, seppur felice di rincontrare sua moglie e i suoi figli, non riesce a sopportare l'odore della razza umana. Impiegherà degli anni per permettere a sua moglie di mangiare nella sua stessa stanza, però sarà comunque vietato ai suoi familiari prenderlo per mano. Apprezza molto la compagnia dello stalliere e il recarsi presso la sua stalla, per percepire nuovamente la vicinanza degli Houyhnhnms.