Wikipedia
Heinrich Gothard von Treitschke (Dresda, 15 settembre 1834 –
Berlino, 28 aprile 1896) è stato uno storico tedesco e
scrittore politico antisemita.
Teoria
È considerato l'anticipatore del culto della potenza
germanica che poi vedrà le sue nefaste conseguenza con Adolf
Hitler. Parte da posizioni antilluministe e antiliberali: gli stati
hanno una loro concreta individualità, non sono strutture
artificiali, sono fini e non mezzi; hanno una missione da compiere.
Il fine di uno Stato può entrare in conflitto con quello di
un altro Stato; nel corso degli eventi vi è perciò
sempre un clima di guerra latente: questo è un fatto
positivo.
Sarebbe un male se ci fosse una pace perpetua, poiché sintomo
di debolezza e di egoismo; la guerra è un atto generoso che
permette di instillare nella popolazione un sentimento di
appartenenza ad un'unica comunità.
La guerra dispone l'umanità al sacrificio e perciò la
libera dell'egoismo (non si può badare solo al proprio
orticello).
L'eroe di Von Treitschke è Bismarck, che attraverso il suo
operato politico-militare ha creato qualcosa di concreto. Si
può creare qualcosa solo con l'uso della forza, dalla ragione
nascono solo astrazioni, non cose concrete. Una di queste astrazioni
è il sentimento di nazionalità, ma essa nulla
può se non c'è uno stato che le dà concretezza.
Von Treitschke non è avversario della società
borghese, fissa, però, dei paletti, vuole che la borghesia si
occupi esclusivamente di economia, non interferendo con gli affari
dello Stato. La borghesia afferisce alla società civile, ma
la supremazia deve aver sede nella società politica. La
società civile può portare avanti i suoi affari se non
interferisce con gli interessi della nazione.
La finanza internazionale ha a cuore il proprio tornaconto
personale, non l'interesse nazionale.
Il governo della cosa pubblica deve essere compito della classe
aristocratica in quanto storicamente portata a questo ruolo; fin
dall'infanzia l'aristocratico è preparato a ricoprire il
ruolo in questione. Alla superiorità dell'aristocrazia sulla
borghesia corrisponde quella del contadino sull'operaio: il
contadino è legato ai valori della sua terra, l'operaio
è, invece, facile preda della corruzione. È superiore
ciò che è autoctono: non certo l'operaio o il borghese
che si slegano per ruolo dalla propria terra e dalle proprie
tradizioni.
Von Treitschke sostiene il primato della volontà rispetto
all'intelletto: è più importante credere che
ragionare, è più importante la concretezza che
l'astrazione.
In questo autore emergono forti elementi antisemiti, gli ebrei non
appartengono alla società tedesca (questo sentimento non
nasce, perciò, con Hitler): “dovunque è lordura
giudaica che insozza la nostra vita, il germano ha il dovere di
allontanarsi”.
La democrazia, le ugual condizioni portano all'invidia verso chi ce
l'ha fatta: ciò porterebbe allo sgretolamento della
società; dobbiamo accontentarci del posto che ci ha assegnato
la natura.