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Lo Sturm und Drang (Tempesta e impeto) è stato uno dei
più importanti movimenti culturali tedeschi e
convenzionalmente si colloca tra il 1765 e il 1785. Prende il nome
dal dramma Wirrwarr (caos), pubblicato nel 1776 da Maximilian
Klinger. L'espressione spregiativa Sturm und Drang attribuita
all'allora celebre Genieapostel, l'apostolo del genio sturmuriano,
si deve a Christoph Kaufmann (1751-1795), un conoscente svizzero.
Lo Sturm und Drang contribuì, assieme al Neoclassicismo, alla
nascita del Romanticismo tedesco. Alcuni storici della letteratura e
germanisti sostengono la possibilità di includere lo Sturm
und Drang assieme al Neoclassicismo e al Romanticismo in un
movimento culturale più ampio e complesso definito spesso
Età di Goethe (1749 - 1832), basandosi anche sulle
considerazioni che nel 1830 il tedesco Heinrich Heine fece sul
periodo appena trascorso.
Lo Sturm und Drang e gli altri movimenti culturali
Proprio per la sua collocazione temporale e geografica lo Sturm und
Drang venne profondamente influenzato dagli altri movimenti ed
influenzò i successivi al punto tale da poterlo vedere come
evoluzione vera e propria dell'Illuminismo tedesco e come origine
del Romanticismo. In questo modo lo si considera quale ponte ideale
tra il primo e il secondo.
Lo Sturm und Drang e l'Illuminismo
Diversamente da quello che si è portati a pensare, lo Sturm
und Drang non è affatto la negazione dell'Illuminismo, e
tanto meno nasce quale movimento anti-illuminista. Esso dovrebbe
essere considerato più come il naturale prosieguo
dell'Illuminismo. La generazione tedesca dello Sturm und Drang non
scorgeva nulla di irrazionale nel lasciare che il genio sviluppasse
da sé le sue capacità intellettuali: al contrario,
irrazionale per gli Stürmer und Dränger era la fredda e
accademica imposizione di norme e regole che, attraverso una
disincantata profondità storica, venivano collocate in un
passato troppo remoto e dunque viste come inattuali ed inutili. In
tal modo venne sempre più sviluppandosi il famosissimo culto
del genio e una delle prime figure identificate con questo ideale fu
William Shakespeare: non a caso molti scrittori si ispirarono alla
sua opera. Poiché lo Sturm und Drang fu rappresentativo della
presa di coscienza e della reazione allo stato di cose di una classe
sociale quale la borghesia, i rappresentanti e i seguaci del
movimento opposero il nazionalismo al cosmopolitismo della
nobiltà e predilessero dunque la cultura del popolo rispetto
a quella della tradizione letteraria. Si dovrebbe tenere conto del
fatto che all'incirca nel 1740 la letteratura tedesca si
liberò dalle pastoie della filosofia e della retorica,
configurandosi come linguaggio più immediato, tendente alla
lirica e che, successivamente, all'incirca nel 1760, il Pietismo
espresse l'esigenza di una fede più immediata ed emotiva, di
un'intensità che arrivasse fino all'estasi. Questi due
avvenimenti lasciano vedere lo Sturm und Drang come un Illuminismo
privato di un modo di esprimersi troppo filosofico e attento a
categorie di conoscenza più «interne». Dal punto
di vista del dramma, infatti, in questo periodo il comico ed il
tragico si compenetrano e l'analisi del drammaturgo si spinge fino
al cercare le motivazioni psichiche di un dato avvenimento viste
anche come motore dei suoi protagonisti (secondo la concezione di
Lenz).
Lo Sturm und Drang e il Neoclassicismo
Si tratta di un movimento sviluppatosi negli anni 70 del settecento
in Germania sotto l'ispirazione del giovane Goethe. Il tratto
dominante di questa corrente è il titanismo, con questo
termine s'indica l'eroe che sfida forze superiori, e che porta fino
in fondo la sua lotta anche quando è cosciente che solo la
sconfitta lo attende.
Solitamente lo Sturm und Drang e il Neoclassicismo (meglio
Classicismo) tedesco vengono percepiti come movimenti antitetici. In
effetti profonde sono le differenze tra i due movimenti culturali:
nazionalista il primo, cosmopolita il secondo, tanto per citarne
una. Eppure in romanzi come L'Ardinghello di Heinse è
possibile trovare il pensiero rousseauiano misto alla idealizzazione
della grandezza dell'antica civiltà greca e quindi un
avviarsi verso il Classicismo.
Questo è uno dei tanti esempi che ci lasciano capire come,
anche se non si possa parlare di parentela tra i due movimenti, vi
siano state situazioni di "interferenza" tra i due movimenti.
Eppure nello Sturm und Drang non mancarono episodi di
cosmopolitismo. L'opera di Herder Voci dei popoli nelle canzoni
(1778-1779), che racchiude canti dei vari popoli con i quali
l'autore venne direttamente o indirettamente a contatto, si
configura come «la prima antologia della letteratura
universale».
Entrambi i movimenti derivano dal precedente Illuminismo e devono
essere visti come sviluppi della stessa materia da due punti di
vista differenti che, però, lasciano intravedere anche
convergenze tra loro e non solo divergenze.
Lo Sturm und Drang e il Romanticismo
Più evidente è il legame tra lo Sturm und Drang ed il
Preromanticismo e Romanticismo tedesco. Bisogna anzitutto precisare
che il cosiddetto primo Romanticismo, il quale fiorì in
città come Jena, presenta una forte componente derivante dal
Classicismo, ed ancora una volta il tendente cosmopolitismo ne
è un esempio più che eclatante. Ciò nonostante
la concezione della natura del primo Romanticismo è
chiaramente mutuata dallo Sturm und Drang, ed è quella
concezione che vede la natura come luogo utopico. Ancora nel primo
Romanticismo (e non solo) c'era la tendenza ad emancipare e
razionalizzare argomenti "metafisici" proprio come durante
l'Illuminismo. È chiaro che questa caratteristica sia stata
ereditata dallo Sturm und Drang prima e dal primo Romanticismo (ma
in effetti da tutto il Romanticismo) poi. Tuttavia è nel
secondo Romanticismo, che fiorì in città come
Heidelberg e Berlino, che si ritrova moltissimo dell'influsso
esercitato dallo Sturm und Drang. Il lasciare da parte
l'Antichità classica e il ritornare ad un nazionalismo
abbastanza accentuato, la tendenza a descrivere nelle opere (e anche
ad emularle) personalità profondamente istintive e demoniache
e l'accentuarsi dello storicismo, le cui basi furono poste proprio
nello Sturm und Drang da Herder, sono chiarissima eredità
dello Sturm und Drang. Inoltre il Romanticismo terminò il
processo di critica alle istituzioni tradizionali che era stato
avviato proprio dallo Sturm und Drang. Anche nel secondo
Romanticismo ci fu chi razionalizzò i sentimenti o ciò
che rientrava nel "metafisico", ad esempio E.T.A. Hoffmann nelle sue
opere razionalizzò l'orrore, precorrendo Edgar Allan Poe, e
Jean Paul tese ad emancipare le tematiche metafisiche proprio come
nell'Illuminismo. Paradossalmente lo Sturm und Drang diverge - anche
se leggermente - dal Romanticismo, quando, durante il secondo
Romanticismo, il legame con l'eredità illuminista si fa
più sottile e si verte su generi quali la fiaba o la ballata
spettrale di cui Bürger con il suo Lenore fu esponente
nonché creatore.
La concezione della Natura
La natura era vista dagli Stürmer und Dränger come un
luogo utopico, sfondo di rapporti sociali equi tra gli individui,
senza gerarchia o classi sociali. Questa visione era incentrata sul
concetto di stato di natura, espresso dal filosofo francese
Jean-Jacques Rousseau nel suo Discorso sull'origine e i fondamenti
della diseguaglianza tra gli uomini (1755). Il concetto di natura
spesso si accompagnava a quello di forza armonizzante del Tutto, ma
tale concetto, mutuato dall'Illuminismo, ebbe ulteriori sviluppi in
così poco tempo durante lo Sturm und Drang e il Romanticismo
che risulta difficile capire fin dove il concetto di natura sia solo
dello Sturm und Drang e fin dove sia solo del Romanticismo. In
questo periodo, infatti, sebbene non fosse ancora al centro
dell'interesse la potenza devastatrice della natura e l'idea di
sublime da essa richiamata e sebbene la natura venisse vista come
entità a sé stante, opere dello Sturm und Drang - ad
esempio I dolori del giovane Werther di Goethe - sembrano smentire
tale visione e conformarla a quella tipica del Romanticismo.
La tendenza all'interiorizzazione
Si è già precisato come lo Sturm und Drang possa
pensarsi quale evoluzione dell'Illuminismo in senso
«interiore». La tendenza base del movimento - tra
l'altro mai abbandonata durante il Classicismo ed il Romanticismo -
fu quella di esprimere, studiare, fare agire tramite le opere
culturali la psiche del singolo. Lo stesso Friedrich Schiller nella
sua opera I masnadieri e ancor più in Intrigo e amore tese
allo studio di quanto «la coscienza individuale potesse pesare
sull'evoluzione degli avvenimenti storici». Tale tendenza fu
fortemente ripresa ed accentuata durante il Romanticismo e
sopravvisse addirittura a questo, propagandosi nel Realismo e nel
Naturalismo, facendo capolino o divenendo fortemente accentuata
durante il Simbolismo e l'Espressionismo.
Autori
(il giovane) Johann Wolfgang von Goethe
(1749-1832)
(il giovane) Friedrich Schiller (1759-1805)
Jakob Michael Reinhold Lenz (1751-1792)
Friedrich Maximilian Klinger (1752-1831)
Gottfried August Bürger (1747-1794)
Heinrich Wilhelm von Gerstenberg (1737-1823)
Johann Georg Hamann (1730-1788)
Johann Jakob Wilhelm Heinse (1746-1803)
Johann Gottfried Herder (1744-1803)
Friedrich Müller (1749-1825)
Johann Anton Leisewitz (1752-1806)