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di G. Cand.
Termine che indica quell'atteggiamento di esclusivismo nei confronti
degli altri popoli e nazioni a cui può condurre l'amore per
il proprio paese. La parola deriva dal francese chauvinisme,
derivato a sua volta dal nome proprio Chauvin, che sembra
appartenesse a un soldato di Napoleone celebre per il valore e
l'ingenuo entusiasmo nei riguardi dell'imperatore. Tale figura
divenne così popolare, attraverso caricature, vignette e
aneddoti, che ben presto con quel nome si designò il tipo del
veterano napoleonico devoto fino al fanatismo. Caduto Napoleone,
chauvin indicò non più soltanto i militari, ma
chiunque serbasse un culto eccessivo per l'imperatore. Nel 1831 nel
vaudeville dei fratelli Cogniard, La cocarde tricolore,
épisode de la guerre d'Alger, appare col nome di Chauvin una
figura caricaturale di coscritto. In seguito chauvin passò a
indicare in genere il patriota entusiasta e, dopo il 1840, fu
coniato ed entrò nell'uso il termine chauvinisme a designare
quel patriottismo esclusivo ed esaltato tanto diffuso in Francia,
alimentato com'era dai ricordi gloriosi della Rivoluzione e
dell'Impero.
Dalla Francia il termine si è ben presto diffuso in tutti gli
altri paesi, dove pure l'affermarsi vigoroso del sentimento
nazionale e nazionalistico dava origine ad atteggiamenti e stati
d'animo analoghi a quelli dello chauvinisme francese. Oggi esso sta
cadendo in disuso.