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J. H. Rosny aîné, pseudonimo di Joseph-Henri Honoré Boëx
(Bruxelles, 17 febbraio 1856 – Parigi, 15 febbraio 1940), è stato
uno scrittore, saggista e filosofo belga naturalizzato francese.
J. H. Rosny: dal naturalismo al fantastico
Al momento dell'esordio, intraprese col fratello minore
Séraphine-Justine-François Boëx (Bruxelles, 1859 – Plouzbalanec,
1948) un sodalizio letterario: la coppia si firmava col nome comune
J. H. Rosny. Il primo frutto di questa collaborazione fu il romanzo
Nell Horn de l'Armée du Salut (1886), che si ispirava al
realismo e al naturalismo e ottenne l'attenzione di Alphonse Daudet
e Edmond de Goncourt, che elessero i due fratelli membri onorari
dell'Académie Goncourt.
Nel 1887 i due sottoscrissero il Manifeste des cinq, col
quale si allontanavano esplicitamente dal naturalismo. Le loro opere
successive mantennero comunque legami evidenti con quest'estetica,
nonostante in quello stesso anno avessero già scritto Gli
Xipéhuz (Les Xipéhuz), racconto in cui si dedicavano alla
descrizione di forme extraterrestri.
Nel 1909, il solo Joseph-Henri pubblicò il romanzo Marthe
Baraquin, e questo segnò la fine della collaborazione fra i
due. Il fratello minore proseguì l'attività firmandosi come J. H.
Rosny Jeune ("J. H. Rosny giovane"), mentre Joseph-Henri assunse il
nome J. H. Rosny aîné, in quanto più anziano. A causa della maggior
notorietà di quest'ultimo, anche alcune opere originariamente
apparse sotto pseudonimo comune furono ristampate riportando la
firma del solo Rosny aîné.
Il percorso di Rosny aîné
Da solo, Rosny aîné si volse a opere di carattere scientifico,
filosofico, fantastico, senza però abbandonare l'aspetto sociale che
era stato centrale in passato.
Egli riuscì ad unire il naturalismo al fantastico con una serie di
storie che sono oggi viste come anticipatrici della moderna
letteratura fantascientifica. Rosny aîné è anzi uno dei grandi
precursori francesi della fantascienza, al fianco di nomi come Jules
Verne, Albert Robida, Gaston Leroux e Gustave Le Rouge.
Dalla sua penna sono usciti una serie di racconti che illustrano
intelligenze aliene, tecnologie future e viaggi spaziali: Un altro
mondo (Un autre mond, 1895), La morte della Terra (La mort
de la Terre, 1910) e Nel mondo dei varianti (Dans le mond
des Variants, 1939) - raccolti insieme con Gli Xipéhuz
nel volume Altri mondi (1988) - e ancora Il cataclisma (Le
Cataclysme, 1896), Terra inesplorata (L'étonnant voyage de
Hareton Ironcastle, 1922) e I navigatori dell'infinito (Les
navigateurs de l'infini, 1925), il cui seguito, Les
Astronauts, fu pubblicato solo nel 1960.
Sempre a Rosny aîné si devono le Âges Farouches, una serie
di romanzi e racconti di ambientazione preistorica, inaugurata da Vamireh
(1892) e di cui fa parte anche il più famoso La guerra del fuoco (La
guerre du feu, 1909), che ispirò una pellicola omonima per la
regia di Jean-Jacques Annaud (1981).
Nel 1926 venne eletto presidente dell’Académie Goncourt, e nel 1928
fece parte della Nouvelle Société Scientifique de Recherches.
Per meriti letterari e scientifici – fu autore di numerosi
interventi giornalistici e di saggi come Les Origines (1895) e Le
Pluralisme (1909) – ebbe varie volte la Legion d'onore, mentre in
occasione degli ottant'anni la Société des Gens de Lettres gli
tributò il suo omaggio.