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Alfredo Poggi (Sarzana, maggio 1881 – Genova, gennaio
1974) è stato un filosofo, politico e antifascista italiano.
Biografia
Alfredo Poggi nacque a Sarzana, in una famiglia borghese. A Genova
si laureò sia in Lettere e Filosofia, con una tesi intitolata
Kant e il socialismo, sia in Giurisprudenza. Si avvicinò
presto alla politica e tenne sin dall'inizio una posizione
socialista, avendo modo di incontrare a Lipsia nel 1906 August
Bebel, Karl Kautsky e Rosa Luxemburg.
Conobbe negli anni Dieci Benito Mussolini, che era allora tra le
fila dello stesso partito e che Poggi poi avversò in seguito
alla nascita del fascismo. Nel 1920 diventò per breve tempo
assessore nel comune di Sarzana, privilegiando in seguito
l'attività dell'insegnamento che, dopo alcune esperienze nei
licei di varie regioni italiane, lo portò a sedere su una
cattedra di filosofia dell'Università di Genova.
Amico di Giuseppe Rensi e della consorte Laura Perucchi, era solito
recarsi nelle domeniche d'inverno al palazzo genovese di via
Palestro dove i Rensi animavano un vero e proprio salotto,
arricchito dalla presenza di illustri personalità quali il
poeta e romanziere Carlo Pastorino, il teologo Ernesto Bonaiuti,
Emanuele Sella o il politico Paolo Rossi, accomunati
dall'opposizione al regime.
Come Rensi, Poggi rifiutò di prestare giuramento al fascismo
e, come l'amico, perse la cattedra dell'ateneo genovese. Durante la
guerra si diede alla lotta partigiana venendo arrestato nell'ottobre
1944 e internato nel campo di Bolzano-Gries assieme al figlio
Vincenzo. Subito dopo la fine del conflitto assunse la direzione del
quotidiano socialista Il Lavoro, mantenendola per due anni e
lasciandola a Sandro Pertini quando decise di entrare nel Partito
Socialista Democratico Italiano di Giuseppe Saragat.
Nel 1957 fu nel PSI, e per quattro anni fu uno dei componenti del
Consiglio Superiore della Magistratura.
Scrisse opere di filosofia, in particolare su Kant, alcuni testi a
carattere sociale come Stato, Chiesa e Scuola e La preghiera
dell'uomo, e due opere sul pensiero di Giuseppe Rensi, edite
nell'anno della morte del pensatore di origine veneta.
Fu inoltre collaboratore della rivista Critica sociale.