Pace di Costanza
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La Pace di Costanza prende il nome dalla località dove fu firmata
(per l’appunto, la città di Costanza) il 25 giugno del 1183 da
Federico Barbarossa ed i rappresentanti della Lega Lombarda.
Termini
L'imperatore riconosceva la Lega Lombarda e dava concessioni ai
Comuni che la componevano. Concessioni in ambito amministrativo,
politico e giudiziario, regalie comprese. Inoltre rinunciava alla
nomina dei podestà, riconoscendo i consoli nominati dai cittadini, i
quali, tuttavia, dovevano fare giuramento di fedeltà all'imperatore
e ricevere da lui l'investitura. In cambio i Comuni si impegnavano a
pagare un indennizzo una tantum di 15.000 lire e un tributo annuo di
2.000, a corrispondere all'imperatore il fodro (ossia il foraggio
per i cavalli, o un'imposta sostitutiva) quando questi fosse sceso
in Italia, e la prerogativa imperiale di giudicare in appello
questioni di una certa rilevanza.
Conseguenze
Si trattava di un compromesso che segnava la rinuncia al piano di
dominio assoluto di Federico, mentre i Comuni avrebbero mantenuto la
loro larga autonomia. Rimase l'unico riconoscimento imperiale delle
prerogative collettive dei comuni lombardi e per questo la Pace di
Costanza venne celebrata per secoli.