Adolfo Oxilia
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Adolfo Oxilia nasce a Parma nel 1899 e muore a Firenze nel 1992. Il
padre, Felice, ufficiale dell’esercito, morì in guerra nel
1917 e a sua volta Adolfo Oxilia fu chiamato alle armi ancora
giovanissimo. Pur in difficili condizioni (orfano di guerra e
primogenito) si laureò presto a Firenze con insigni maestri;
e subito vinto un concorso per grandi sedi servì la Scuola
per 45 anni, concludendo la carriera quale membro del Consiglio
Superiore della P.I. Nel 1946 fondò con Papini
«L’Ultima», rivista di poesia e metasofia, con abbonati
in tutti i continenti, e la diresse per tutti i diciotto anni dalla
sua nascita fino al 1963. Oxilia ha collaborato a tanti periodici e
giornali italiani ed esteri fra cui: «Il mattino» e
«Il secolo d’Italia», con fissa rubrica linguistica o
meglio metalinguistica e attraverso una libera partecipazione anche
narrativa. Ha parlato in almeno trenta città in Italia e
all’estero, presiedendo convegni; fu membro con Giovanni Calò
della Delegazione dell’Italia all’Unesco negli anni ’50. Autore di
più di mille articoli e di ampi saggi (molte letture
dantesche), ha scritto su Omero (Ulisse perviene dormendo).
Virgilio, S. Gregorio Magno, Milton (Il sogno di Eva) e in genere
sulla poesia d’ogni tempo e luogo (Unità nella
diversità delle testimonianze poetiche). Con gli pseudonimi
di Omega e Cercamondo pubblicò anche numerosi studi e saggi.
Ha edito e commentato molti classici (Ovidio, Cicerone, Petrarca,
Boccaccio, Pascoli). Ha dato alla scuola una serie di antologie
romane, un’antologia italiana, il famoso Chirone e Il Cantico di
Frate Sole. Lettere autografe di Adolfo Oxilia sono consultabili nel
sito di Claudia Ruggeri (www.claudiaruggeri.it).