Xavier Henri Aymon Perrin

 

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Xavier Henri Aymon Perrin, conte di Montépin (Apremont, 18 marzo 1823 – Parigi, 30 aprile 1902), è stato uno scrittore francese.

Autore di drammi popolari, coltivò la vena patetica del romanzo d'appendice. Con Les Chevaliers du lansquenet (I cavalieri di Lanzichenecco) del 1847 ebbe inizio la sua lunga carriera di autore popolare (circa 100 romanzi e 100 drammi).

Nel 1855 il romanzo Les Filles de plâtre, costò a Montépin una condanna a tre mesi di carcere e 500 franchi d'ammenda.

Le Médecin des pauvres (Il medico dei poveri), apparso a puntate, da gennaio a maggio del 1861, nel giornale illustrato Les Veillées parisiennes, fu un plagio di due romanzi storici di Louis Jousserandot, un avvocato republicano dell'epoca. Xavier de Montépin si era liberamente ispirato alle vicende storiche del capitano Jean-Claude Prost (vissuto nel XVII secolo e soprannominato Lacuzon) per scrivere un romanzo popolare molto lontano dalla verità dei fatti, attingendo però a piene mani da Le Diamant de la Vouivre (1843) e Le capitaine Lacuzon (1844), entrambi scritti proprio da Louis Jousserandot, allora in esilio politico a Évian.

Jousserandot citò in giudizio Montépin per plagio e questi, querelò l'avvocato per diffamazione. Il processo ebbe luogo a partire dal 17 gennaio del 1863, davanti alla 7e chambre correctionnelle de la Seine e terminò con un nulla di fatto. Entrambe i querelanti furono comunque condannati a pagare le spese processuali (tuttavia, lo smacco più rilevante lo patì Jousserandot, il quale, sin dall'inizio, non aveva mai avuto reali possibilità di spuntarla contro il ricco e celebre Xavier de Montépin, adorato dai lettori e, più di tutto, politicamente vicino al potere imperiale).

Tra i libri più fortunati è possibile segnalare Le fiacre n.13 (Il fiacre n.13) del 1881. Xavier de Montépin è inoltre considerato l'autore di uno dei più grandi successi commerciali del XIX secolo, La porteuse de pain (La portatrice di pane), uscito dal 1884 al 1889, il quale è stato, nel corso del tempo, adattato per il teatro (la prima riduzione scenica risale al 1889), il cinema e la televisione.