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Pedagogista italiano (Catania 1879 - Cortina d'Ampezzo 1938).
Insegnante per varî anni nelle scuole medie, poi (1911-22)
prof. di pedagogia nell'univ. di Catania, in seguito (1923-24)
tenne, per incarico del ministro G. Gentile, la direzione generale
delle scuole elementari, collaborando alla riforma della scuola; dal
1924 prof. di pedagogia al magistero di Roma, si dimise dagli
incarichi ministeriali per protesta contro il fascismo. Fautore dei
principî pedagogici dell'attualismo, tradotti in termini di
scuola vissuta, svolse intensa opera di apostolato in favore
dell'insegnamento, specialmente elementare; ebbe inoltre il merito
di promuovere e far conoscere molte feconde esperienze scolastiche
"attivistiche" (esperienze di "scuola serena"). Fondò e
diresse le riviste: I nuovi doveri (1907-11), Rassegna di pedagogia
e di politica scolastica (1912-13), Educazione nazionale (1919-33).
Tra le sue opere: Studî platonici (1906); Saggi di propaganda
politica e pedagogica (1910); Lezioni di didattica e ricordi di
esperienza magistrale (1912, che è il suo libro più
famoso); Lezioni di pedagogia generale (1916); Educazione e
diseducazione (1922); Athena fanciulla: scienza e poesia della
scuola serena (1925); Vita nuova della scuola del popolo (1925); Il
problema dell'educazione infantile (1927); Orientamenti pedagogici
per la scuola italiana (1932); Pedagogia di apostoli e di operai
(1938).