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Il Leonardo è stata una rivista letteraria italiana degli
inizi del Novecento, edita dalla Vallecchi, pubblicata dal 4 gennaio
1903 all'agosto 1907, per un numero complessivo di 25 fascicoli.
Fu fondata a Firenze da Giovanni Papini e Giuseppe Prezzolini,
insieme a Giovanni Costetti, Adolfo De Carolis, Alfredo Bona,
Ernesto Macinai e Giuseppe Antonio Borgese, e nelle prime
pubblicazioni – dal 4 gennaio al 10 maggio 1903 – fu influenzata dal
pensiero di Nietzsche, dall'estetismo dannunziano e dal rinascente
idealismo.
La rivista, con la sua volontà di rinnovamento, cercò
di aprire le porte della cultura italiana alle correnti più
vive della filosofia dell'epoca, come il pragmatismo, Henri Bergson,
Friedrich Nietzsche e le esigenze religiose appena nate.
Nella serie delle seconde pubblicazioni, dal novembre 1904 al
dicembre 1905, prevalse un orientamento pragmatista e, alla fine,
nelle ultime pubblicazioni, dal febbraio 1906 all'agosto 1907, la
rivista si orientò verso l'occultismo.
La rivista fu pubblicata nel particolare contesto storico di quel
momento che vedeva il crescere dei ceti proletari sotto le bandiere
del socialismo e del sindacalismo.
Nello stesso periodo i cattolici, dopo la lezione dell'enciclica
Rerum Novarum, pongono reazione al processo di scristianizzazione
che sta avvenendo nel popolo attirato dalla ideologia socialista,
con l'associazionismo delle leghe bianche e delle casse rurali e,
nel campo culturale, con il proporre il rinnovamento del modernismo.
Alla vivacità delle forze socialiste e cattoliche si
contrapponeva negativamente la profonda inquietudine della borghesia
agraria al sud e di quella degli imprenditori al nord.
Questione primaria quindi dibattuta dagli intellettuali del Leonardo
sarà quella del possibile "risveglio della borghesia".
Fondamentali sono le indicazioni che emergono dal "Programma
sintetico" che appare sul primo numero della rivista il 4 gennaio
1903. La testata presenta sotto il titolo Leonardo, una esoterica
incisione di Adolfo De Carolis, con una stella che sovrasta
un'aquila in volo. Il titolo, la stella, l'aquila sono contornate da
una cornice di fronde che riporta in basso, a sinistra, il motto
leonardesco: "Non si volge chi a stella è fisso".
Programma sintetico del "Leonardo"
"Un gruppo di giovini, desiderosi di liberazione, vogliosi di
universalità, anelanti ad una superior vita intellettuale si
sono raccolti in Firenze sotto il simbolico nome augurale di
leonardo per intensificare la propria esistenza, elevare il proprio
pensiero, esaltare la propria arte.
Nella VITA son pagani e individualisti - amanti della bellezza,
dell'intelligenza, adoratori della profonda natura e della vita
piena, nemici di ogni forma di pecorismo nazareno e di
servitù plebea.
Nel PENSIERO son personalisti e idealisti, cioè superiori ad
ogni sistema e ad ogni limite, convinti che ogni filosofia non
è che un personal modo di vita - negatori di ogni altra
esistenza di fuor dal pensiero.
Nell'ARTE amano la trasfigurazione ideale della vita e ne combattono
le forme inferiori, aspirano alla bellezza come suggestiva
figurazione e rivelazione di una vita profonda e serena
Fra l'espressioni delle loro forze, de' loro entusiasmi e dei loro
sdegni sarà un periodico intitolato
LEONARDO
che pubblicheranno in fascicoli di 8 pagine ornati d'incisioni
lignee ed impressi con ogni cura."