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Ferdinando il Cattolico (sp. Fernando el Católico) II (V) re
d'Aragona (III di Napoli, II di Sicilia): l'ordine tradizionale (V)
si riferisce alla serie di Castiglia e León.
Figlio (Sos, Aragona, 1452 - Madrigalejo 1516) di Giovanni II
d'Aragona e di Giovanna Henríquez. Promosse una politica di
espansione nel Mediterraneo e particolarmente in Italia e fu
l'animatore delle coalizioni di Stati europei (1494-95) tese a
impedire che la penisola gravitasse nell'orbita francese. Con la
Francia si accordò comunque in diversi momenti (ad es.
trattato di Granada, 1500). Dispose di collaboratori di prim'ordine,
quali Gonzalo Fernández de Córdoba (detto il Gran
Capitano), e fu senza dubbio il massimo uomo politico del suo tempo
per abilità tattica e ampiezza di vedute. Sotto di lui la
Spagna, che intanto si arricchiva dei domini transoceanici, giunse
alla sua massima potenza.
VITA E ATTIVITÀ
Per la morte di Carlo di Viana, figlio di primo letto di Giovanni
II, divenuto nel 1461 principe ereditario, nel 1468 fu nominato re
di Sicilia e coreggente; nel 1469 sposò Isabella erede del
trono di Castiglia. Alla morte di Enrico IV di Castiglia fratello di
Isabella (1474), F. dovette difendere i diritti della moglie contro
Alfonso IV di Portogallo, fautore di Giovanna la Beltraneja, figlia
discussa di Enrico IV; la lotta finì con la vittoria di
Isabella (pace di Alcoçobes, 4 sett. 1479). In quello stesso
anno F. successe sul trono d'Aragona.
Concluse felicemente la lunga lotta contro l'ultimo centro arabo
della penisola iberica, il regno di Granada (1481-92). Intanto,
spingendosi verso la Navarra, impose a quel regno il protettorato
spagnolo (trattati di Tudela, 1476; di Granada, 1492), e infine, nel
1512, approfittando della lotta europea contro Luigi XII re di
Francia, s'impadronì, con un fortunato colpo di mano, della
Navarra spagnola.
Se le campagne del Nord-Africa, che culminarono nella conquista di
Orano (1509), Bugia (1510), Tripoli (1511), furono opera
essenzialmente del card. Fr. Jiménez de Cisneros e
dell'ambiente "castigliano", sua e tipicamente aragonese fu
l'attività espansiva nel Mediterraneo e particolarmente in
Italia.
Fu l'anima dei movimenti antifrancesi (1494-95) e fu il promotore
della lega del 1495. Accordatosi momentaneamente con Luigi XII di
Francia (trattato di Granada, 1500), approfittò di ciò
per insediarsi nell'Italia meridionale e per rivolgersi subito dopo
contro l'alleato di venendo così unico padrone del Regno di
Napoli (1502-04).