Essere Supremo

Wikipedia

Il culto della Ragione e il culto dell'Essere Supremo o teofilantropia sono forme di devozione religiosa di ispirazione deista e razionalista che si diffusero in Francia durante la Rivoluzione, particolarmente dalla fine del 1792 al 1794.

Contesto

Questi culti si propagarono nel clima d'insicurezza dovuto al pericolo d'invasione da parte di truppe straniere, in particolare prussiane, che minacciavano di restaurare l'antico regime.

Essi costituirono elementi della scristianizzazione che accompagnò la Rivoluzione francese. Trovarono giustificazione in una certa forma di resistenza civica, la ricerca della difesa dei diritti della Rivoluzione, soprattutto della libertà, dal momento che il clero cattolico - e, per estensione, il cattolicesimo - era considerato una "quinta colonna" dell'assolutismo nella nazione minacciata proprio dalle truppe dei regimi assolutistici europei dell'epoca (Austria, Prussia, Russia). Questi "culti" ebbero il loro apogeo durante il periodo del Terrore, con il culto dell'Essere Supremo.

Origini filosofiche

Dal punto di vista filosofico, i culti della Ragione e dell'Essere Supremo derivano dal sincretismo degli ideali razionalisti degli illuministi, del deismo di Voltaire e soprattutto delle idee di Rousseau, a cui s'ispirava Robespierre.

Essi volevano rappresentare una simbolica adorazione degli ideali di libertà (d'espressione, di pensiero, ecc.) e di uguaglianza nati con l'Illuminismo. Una nuova Dichiarazione dei diritti dell'uomo e del cittadino fu emanata nel 1793, dopo quella del 1789.

Dal punto di vista politico, questi culti erano emanazione del giacobinismo radicale, soprattutto nel caso del culto dell'Essere Supremo.

Culto della Ragione

Dopo i massacri di settembre (2 settembre 1792), numerose chiese furono trasformate in templi della Ragione, a partire dalla Chiesa di Saint-Paul-Saint-Louis nel quartiere Marais. Il nuovo culto si espresse nel 1793 e nel 1794 anche attraverso cortei carnevaleschi, spogliazioni di chiese cattoliche, cerimonie iconoclaste e così via. Il culto della Ragione cominciò a svilupparsi nella provincia francese, particolarmente a Lione e nel Centro, dove fu predicato da rappresentanti in missione spesso vicini all'hébertismo. Il movimento si radicalizzò arrivando a Parigi con la festa della Libertà nella Cattedrale di Notre-Dame il 10 novembre 1793, organizzata da Pierre-Gaspard Chaumette. Il culto fu celebrato da una donna avvenente simboleggiante la dea Ragione. Joseph Fouché (nella Nièvre e nella Côte-d'Or) e Pierre-Gaspard Chaumette (a Parigi) furono fra gli organizzatori di questi avvenimenti con gli hébertisti.

Le chiese cattoliche furono chiuse o riconvertite al nuovo credo il 24 novembre 1793 e il culto cattolico fu proibito. Le regioni più interessate dal fenomeno furono la Borgogna e i dipartimenti dell'attuale regione Centro, la regione parigina, la regione lionese, il nord e il nord della Linguadoca. L'est, l'ovest, l'Aquitania (eccetto la Lot e Garonna) furono relativamente poco coinvolti.

Culto dell'Essere supremo

Un decreto del 7 maggio 1794 emanato dalla Convenzione montagnarda su istanza di Robespierre (Comitato di salute pubblica) istituì un calendario di feste civili che celebravano i valori repubblicani e sostituirono le feste cattoliche. Inoltre, stabilì il culto all'Essere Supremo, che cercò di sostituire al culto della Ragione.

Robespierre, deista, aveva infatti vivamente attaccato le tendenze atee e la politica di scristianizzazione degli ultra-rivoluzionari (hebertisti) che avevano promosso il culto della Ragione.

Oppose quindi a questo culto una religione naturale - riconoscimento dell'esistenza dell'Essere supremo e dell'immortalità dell'anima - e un culto razionale (istituzione di feste consacrate alle virtù civiche) con lo scopo, secondo lui, "di sviluppare il civismo e la morale repubblicana".

Il culto dell'Essere Supremo fu un culto deista, influenzato dal pensiero dei filosofi del secolo dei Lumi e concepiva una divinità che non interagisce con il mondo naturale e non interviene nelle faccende terrene degli uomini.

Il culto dell'Essere Supremo si concretizzò in une serie di feste civiche, destinate a riunire periodicamente i cittadini e a « rifondare » la Città attorno all'idea divina, ma soprattutto a promuovere valori sociali e astratti come l'Amicizia, la Fraternità, il Genere umano, l'Infanzia, la Gioventù o la Gioia.

La festa dell'Essere supremo

La festa dell'Essere supremo, celebrata l'8 giugno 1794,fu la manifestazione di questa unanimità mistica, morale e civica che Maximilien de Robespierre prevedeva per il futuro come condizione della pace e della gioia. La festa dell'Essere Supremo conobbe un grande successo in Francia e fu quella di cui più a lungo si conservarono tracce visibili. Essa fu celebrata particolarmente nella regione parigina, la Normandia, il nord, la regione lionese, la Linguadoca e la Provenza, l'Aquitania e la Borgogna. Le regioni meno interessate invece furono l'Alto Reno e in una certa misura l'ovest.

Svolgimento della festa

In quei giorni dalle Tuileries al Campo di Marte, l'inno all'Essere Supremo scritto dal poeta rivoluzionario Théodore Desorgues fu cantato dalla folla su musica di Gossec. Robespierre precedeva i deputati della Convenzione di cui era presidente. Avanzava solo, e per la circostanza vestiva un abito celeste cinto da una fascia tricolore. Teneva in mano un bouquet di fiori e di spezie. La folla immensa, venuta per il grande spettacolo, era incitata da Jacques-Louis David. Davanti alla statua della Saggezza, Robespierre diede fuoco a manichini che simboleggiavano l'ateismo, l'ambizione, l'egoismo e la falsa semplicità.

Alcuni deputati della Convenzione presenti derisero la cerimonia, chiacchieravano, si rifiutarono di marciare al passo. Nonostante l'impressione profonda prodotta da questa festa, il culto dell'Essere Supremo fallì nel creare l'unità morale fra i rivoluzionari e contribuì anzi a suscitare, poco dopo il suo stabilimento, una crisi politica in seno al governo rivoluzionario.

Fortuna postuma

Secondo Raquel Capurro, il culto del Grand-Essere sviluppato da Auguste Comte e la religione dell'umanità che sviluppò nella fase detta religiosa del positivismo è un retaggio del culto della Ragione e del culto dell'Essere supremo.