Wikipedia
Philippe de Commynes, o de Commines (Hazebrouck, 1445 o 1447 –
Châteauroux, 18 ottobre 1511), è stato un gentiluomo,
cronista e politico francese di origine fiamminga.
Origini familiari e biografia
Figlio di Colard II de la Clyte, signore di Renescure, balivo della
Contea delle Fiandre, Philippe de Commynes nacque a Comines nel
castello di Giovanni II de Commynes, cugino di suo padre, a
Renescure. I de La Clyte, originari di Ypres, sono una linea
genealogica la cui titolatura nobiliare risale alla fine del XV
secolo. Molte sue generazioni hanno prestato servizio a vari livelli
dell'amministrazione ducale.
Filippo III di Borgogna, detto "il Buono", al cui fianco suo padre
aveva combattuto, conferì solennemente il proprio cognome al
bambino.
In un primo tempo consigliere di Carlo il Temerario, passò al
servizio di Luigi XI, grazie al quale ottenne ricchezza, onori e
titoli. A causa della sua partecipazione alla congiura degli
Orléans, venne arrestato ed imprigionato. Grazie a Carlo VIII
rientrò negli ambienti di corte prima di ricevere l'incarico
di ambasciatore a Venezia.
Negli anni seguenti si ritirò a vita privata per comporre le
sue Mémoires, opera composta da otto libri, i primi sei
costituiscono la Cronaca di Luigi Xi e gli ultimi due la Cronaca di
Carlo VIII. Grazie a questi libri viene considerato uno dei padri
degli storici moderni, grazie alla sua obiettività ed alla
profondità psicologica dei suoi personaggi posti in relazione
con i fatti politici in un gioco di cause, effetti, previsioni.
Pensiero
Commynes si rese conto della svolta epocale del suo tempo, segnata
dalla frantumazione della cristianità e dell'inutilità
delle soluzioni basate sulla forza, come evidenziò la guerra
dei cento anni. Ad un incoraggiamento della prudenza nella politica
estera, Commynes auspicò, sul piano interno, un'introduzione
degli stati generali tipici ormai del parlamento inglese. La
Provvidenza, infine, pare all'autore un elemento fondamentale per
valutare le ragioni dei forti ed i torti dei vinti.