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Georges Leopold Chretien Frédéric Dagobert Cuvier
(Montbéliard, 23 agosto 1769 – Parigi, 13 maggio 1832)
è stato un biologo francese.
Biografia
Nacque a Montbéliard (in tedesco Mömpelgard nella
regione di Württemberg in Germania) con il nome di Georg
Kuefer. Suo padre era un ufficiale in congedo a stipendio ridotto
appartenente ad una famiglia protestante che era emigrata dai monti
del Giura, sul confine franco-svizzero, a causa delle persecuzioni
religiose.
Fin da giovane dimostrò una discreta inclinazione verso
l'investigazione dei fenomeni naturali, facendosi notare per il suo
attaccamento allo studio e la sua notevole memoria.
Dopo aver trascorso quattro anni alla Accademia di Stuttgart
studiando e laureandosi in Scienze Biologiche, accettò
l'incarico di tutore presso la famiglia del Conte d'Héricy,
che aveva l'abitudine di trascorrere l'estate vicino a
Fécamp. In quell'occasione fece amicizia con A. H. Tessier,
di professione agricoltore, che a quell'epoca viveva a Fécamp
e che promosse strenuamente il suo nuovo protetto presso i propri
amici a Parigi.
Il risultato di questo appoggio fu che Cuvier, dopo un periodo di
corrispondenza con il noto naturalista Etienne Geoffroy
Saint-Hilaire, venne nominato nel 1795 assistente del professore di
anatomia comparata al Muséum National d'Histoire Naturelle di
Parigi. Nello stesso anno venne fondato l'Institut de France e
Cuvier ne venne eletto membro.
Nel 1796 iniziò ad insegnare all'École Centrale du
Pantheon e, in occasione dell'inaugurazione dell'Institut de France
nell'aprile dello stesso anno, lesse in pubblico il suo primo saggio
di paleontologia, che fu in seguito pubblicato, nel 1800, con il
titolo Mémoires sur les espèces
d'éléphants vivants et fossiles.
Nel 1798 venne pubblicato il suo primo lavoro come autore, il
Tableau élémentaire de l'Histoire naturelle des
animaux, un compendio del suo corso di lezioni alla École du
Pantheon, che può essere considerato come il fondamento e la
prima esposizione della sua classificazione scientifica del regno
animale.
Nel 1799 subentrò a L. J. M. Daubenton come professore di
storia naturale nel Collège de France e, l'anno successivo,
pubblicò le Leçons d'anatomie comparée,
divenuto poi un classico dell'anatomia comparata. Nella sua
realizzazione venne assistito da André Marie Constant
Duméril nei primi due volumi, e da Georges Louis Duvernoy nei
successivi tre.
Nel 1802 Cuvier divenne professore titolare al Jardin des Plantes, e
lo stesso anno venne nominato commissario dell'Institut de France
per accompagnare gli ispettori generali della pubblica istruzione.
Con questa carica visitò il sud della Francia; ma, all'inizio
del 1803, venne nominato segretario a vita dell'Institut de France
nel dipartimento delle scienze fisiche e biologiche, e, pertanto,
dovette abbandonare l'incarico di commissario e rientrare a Parigi.
Da questo momento in avanti si dedicò specialmente a tre
settori di ricerca: il primo riguardante la struttura e la
classificazione dei Molluschi, il secondo l'anatomia comparata e la
classificazione sistematica dei Pesci e il terzo i fossili di
Mammiferi e Rettili. Si occupò secondariamente anche
dell'osteologia delle forme viventi facenti parte degli stessi
gruppi.
Iniziò a scrivere saggi sui Molluschi fin dal 1792, ma la
maggior parte dei suoi lavori su questo argomento vennero pubblicati
negli Annales du museum tra il 1802 e il 1815; essi vennero in
seguito raccolti nelle Mémoires pour l'ervir de l'histoire et
a l'anatomie des mollusques, pubblicate in un unico volume a Parigi
nel 1817.
Per quanto riguarda i Pesci, le ricerche di Cuvier in collaborazione
con Achille Valenciennes, iniziate nel 1801, culminarono nella
pubblicazione tra il 1828 e il 1831, della Histoire naturelle des
poissons, contenente le descrizioni di 5000 specie di pesci.
Per quanto concerne le ricerche sulla paleontologia dei Mammiferi,
si può tranquillamente affermare che essa venne praticamente
creata e definita da Cuvier.
Egli pubblicò un gran numero di scritti concernenti questo
settore di ricerca: parte di essi riguardava l'analisi delle ossa di
animali estinti, altra parte descriveva i risultati di osservazioni
di scheletri di animali viventi, esaminati soprattutto nell'ottica
di fare luce sulle affinità strutturali con le forme fossili.
Nel secondo gruppo di scritti va sicuramente collocato un buon
numero di trattati sull'osteologia del Rhinoceros indicus, del
tapiro, dell'Hyrax capensis, dell'ippopotamo, del bradipo, del
lamantino, ecc.
Al primo gruppo va ascritto un numero persino maggiore di saggi
riguardanti i mammiferi estinti ritrovati negli strati dell'Eocene
di Montmartre, le specie fossili di ippopotamo, il Didelphys
gypsorum, il Megalonyx, il Megatherium, la iena delle caverne, lo
pterodattilo, il Palaeotherium, le specie estinte di rinoceronte,
l'orso delle caverne, il mastodonte, le specie estinte di elefante,
le specie fossili di lamantino e di foca, le forme fossili di
coccodrilli, cheloni, pesci, uccelli, ecc.
I risultati delle principali ricerche paleontologiche e geologiche
di Cuvier vennero alla fine resi pubblici in due opere disitnte. La
prima è la celebrata Recherches sur les ossements fossiles de
quadrupedes, pubblicata a Parigi nel 1812, con edizioni successive
nel 1821 e nel 1825; la seconda è il suo Discours sur les
revolutions de la surface du globe, pubblicato a Parigi nel 1825.
Ma nessuna delle sue opere ottenne un così alto
riconoscimento come il suo Regne animal distribué
d'après son organisation, la cui prima edizione fu pubblicata
in quattro volumi in ottavo nel 1817, la seconda in cinque volumi
tra il 1829 e il 1830. In questo lavoro Cuvier raccolse i risultati
di tutte le sue precedenti ricerche sulla struttura degli animali
viventi ed estinti. Tutta l'attività di ricerca è
ascrivibile allo stesso Cuvier, ad eccezione della parte sugli
Insetti, dove fu assistito dall'amico Pierre André Latreille.
Nel 1821, Cuvier fece ciò che poi venne definito il suo
"Dictum temerario": egli affermò che molto probabilmente non
sarebbero più state scoperte nuove specie di animali. Invece
molte scoperte di questo tipo sono state effettuate
dall'affermazione di Cuvier ad oggi.
Oltre alle sue attività di ricerca nel campo della zoologia e
della paleontologia, Cuvier lavorò molto come segretario a
vita dell'Institut de France e, in generale, come ufficiale legato
alla educazione pubblica; molto del suo lavoro venne in seguito
pubblicato. In conseguenza di ciò, nel 1808, egli venne
incaricato da Napoleone Bonaparte di dirigere il consiglio della
Università Imperiale e, con questo ruolo, presiedette (negli
anni 1809, 1811 e 1813) alcune commissioni incaricate di esaminare
lo stato delle strutture educative di alto livello nei distretti al
di là delle Alpi e del Reno che erano stati annessi alla
Francia, e di riferire circa la loro possibile affiliazione
all'università centrale. Cuvier pubblicò tre rapporti
distinti su questo argomento.
Sempre come segretario a vita dell'Institut de France, egli non
soltanto elaborò un discreto numero di éloges
historiques sui membri deceduti dell'Accademia delle Scienze di
Parigi, ma fu anche autore di alcuni resoconti sulla storia della
fisica e delle scienze naturali, il più importante dei quali
fu il Rapport historique sur le progrès des sciences
physiques depuis 1789, pubblicato nel 1810.
Prima della caduta di Napoleone (1814) Cuvier venne ammesso al
Consiglio di Stato, e la sua posizione rimase tale anche in seguito
alla restaurazione dei Borboni. Egli venne eletto rettore
dell'università e con questa carica, ricoprì ad
interim la funzione di presidente del Consiglio della Pubblica
Istruzione, mentre, contemporaneamente, come luterano, fu
soprintendente della Facoltà di Teologia Protestante.
Nel 1826 venne nominato gran ufficiale della Légion
d'honneur; nel 1831 venne innalzato da Luigi Filippo di Francia al
rango di pari di Francia e, in seguito, nominato presidente del
Consiglio di Stato. All'inizio del 1832 Cuvier venne nominato
Ministro degli Interni, ma moriva a Parigi nel maggio dello stesso
anno dopo una breve malattia.
Cuvier fu il fondatore, in contrapposizione con Jean-Baptiste
Lamarck, della teoria delle catastrofi naturali1, secondo
la quale la maggior parte degli organismi viventi nel passato
sarebbero stati spazzati via da numerosi cataclismi e il mondo
sarebbe stato ripopolato dalle specie sopravvissute.
*
1 Il catastrofismo o teoria delle catastrofi naturali
è una teoria scientifica formulata dal naturalista francese
Georges Cuvier agli inizi del XIX secolo e successivamente
più volte rivisitata.
Il catastrofismo classico
Secondo questa teoria la terra sarebbe stata interessata nel corso
della sua lunga storia da eventi catastrofici, di corta durata, di
carattere violento ed eccezionale. Si opponeva quindi alla teoria
dell'uniformitarismo, secondo la quale qualunque processo che si sia
esercitato in un lontano passato continua ad agire anche nel
presente. Georges Cuvier intendeva spiegare in questo modo
l'esistenza dei fossili, che egli per primo riconobbe come
appartenenti a specie estinte, cioè le specie scomparse nel
corso degli eventi catastrofici. Cuvier basò la sua teoria
principalmente su due osservazioni: l'evidenza di estinzioni di
massa e l'assenza di forme graduali tra una specie e l'altra.
Catastrofismo ed evoluzionismo
Il catastrofismo venne inizialmente usato a sostegno della teoria
dell'immutabilità delle specie viventi, in contrasto con la
contemporanea teoria di Jean-Baptiste de Lamarck sulla
trasformazione delle specie. A tal proposito è rimasto
celebre il dibattito pubblico del 1830 tra Gorges Cuvier e Etienne
Geoffroy Saint-Hilaire tra immutabilità dei viventi ed
evoluzione, in cui Cuvier ottenne una vittoria effimera, data la
diffusione dilagante delle idee di Saint Hilaire.