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La congiura degli Eguali (in francese Conjuration des
Égaux) fu una cospirazione organizzata in Francia nel
maggio 1796 dalla società degli Eguali contro il
Direttorio, che, tuttavia, fallì completamente. Aveva lo
scopo di abolire la proprietà privata, sostenendo
esplicitamente che i frutti della terra appartengono a tutti, in
modo da far scomparire ogni differenza sociale fra gli uomini.
Il contesto storico
Con la costituzione repubblicana dell'anno III, repubblicani
moderati e monarchici costituzionali trovano un accordo, impedendo
la ripresa politica della democrazia e dell'aristocrazia. I
termidoriani tolgono il maximum, che era un'azione di
calmieramento, ripristinando la libertà di commercio e
istituendo un suffragio basato sul censo. Seguono una linea
liberale.
La congiura
Tuttavia il movimento democratico ebbe un sussulto con la rivolta
degli uguali nel 1796, guidata da Gracco Babeuf, Filippo
Buonarroti e Augustin Darthé. Gli Uguali insorgevano per
riportare la “reale uguaglianza”.
La loro visione politica, basata su sovranità popolare e
democrazia diretta, era affine a quella Herbertista. Il loro
interesse per la repubblica era minore rispetto a quella
Giacobina, infatti sostenevano l'alleanza con le sezioni popolari,
ma non rispettavano il bene della proprietà privata. Si
rifecero, però, anche a Rousseau, con il quale
condividevano la visione di uno stato pesante che dovesse
ridistribuire la ricchezza, occupandosi dell'apparato statale.
Tuttavia volevano abolire anche l'ultimo tassello della
disuguaglianza umana: la proprietà privata.
Tuttavia la congiura venne scoperta e Gracco Babeuf venne
processato e giustiziato nel 1797. Buonarroti riuscì a
fuggire e nei primi dell'Ottocento, a capo di una setta,
organizzò una rivoluzione su scala europea a carattere
sociale e repubblicano.
Il manifesto degli Uguali
Babeuf pensa che la rivoluzione degli uguali debba andare oltre
l'orizzonte politico entro il quale si era limitato il movimento
dell'89. Il pensiero di Babeuf è che la rivoluzione
francese sia l'avanguardia di una rivoluzione più grande:
la congiura degli uguali, da lui chiamata l'ultima rivoluzione.
C'è un abbozzo di comunismo, ma il concetto è
tuttavia diverso da quello espresso successivamente da Marx.
Infatti mancano le condizioni sociali ed economiche che si
creeranno con lo sviluppo di industrie e di masse operaie.
Il diritto principale per gli Eguali non è più
quello della proprietà privata, ma il diritto
dell'esistenza.
Gerarchicamente era così divisa:
Una volta preso il potere, i rivoluzionari avrebbero preso il
potere. Comunque ci sarebbe stato bisogno di un periodo di
dittatura composta da una minoranza rivoluzionaria. Questa solo
poteva garantire la messa in atto dei nuovi ideali;
successivamente si sarebbe tornati ad una repubblica a suffragio
universale.