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Richard Cantillon (Ballyheigue, 1680 – Londra, 14 maggio 1734)
è stato un banchiere ed economista irlandese del XVIII
secolo.
Secondo molti l'inventore dell'economia politica è Smith,
secondo altri è stato l'inglese Petty, ma per William Jevons
è stato Richard Cantillon - il quale cronologicamente si
situa a metà strada tra i due - a dare una svolta in questo
ambito. Nacque in Irlanda ma visse per lo più tra Parigi e
Londra (dove morì assassinato).
Saggio sulla natura del commercio in generale
Cantillon è autore di "Saggio sulla natura del Commercio in
generale". Questo è diviso in modo schematico in tre parti:
Organizzazione interna sistema economico, moneta e circolazione
moneta interna, commercio internazionale scambi. A questa andava
aggiunta un'appendice statistica andata però perduta
(considerata tra l'altro dall'autore come un mero meccanismo di
approssimazione).
Cantillon riprende da Petty l'idea di "corpo politico"
differenziandosi però per l'idea della connessione data dalla
circolazione delle merci e non da un potere statale unico come per
Petty. La prima parte è la più interessante,
soprattutto per l'incipit che lui ci dà di valore intrinseco
contrapposto al valore di mercato, anticipazione dei discorsi di
Jevons. I due aspetti principali su cui focalizzare l'attenzione
sono però le categorie del sistema divise in base a
localizzazione, settore e classe sociale e la teoria del
valore-terra.
Nel primo caso Cantillon collega la divisione in settori a quella in
classi sociali, teoria che poi sarà superata da Smith che
preferisce un approccio indipendente dei settori. Il secondo punto
è la teoria del valore-terra. Cantillon dice: "Valore e
prezzo intrinseco di una cosa in generale è la misura della
terra e del lavoro che entrano nella sua produzione", concetto che
non va confuso con quello di Petty che lo stesso Cantillon definisce
troppo preoccupato degli effetti e poco dei principi. Per questa sua
visione Cantillon definisce il concetto di lavoro ridotto al costo
di produzione. Questa considerazione nasce dall'idea di terra come
unico mezzo di produzione non prodotto, ma bisogna aggiungere che la
terra è comunque un qualcosa che non produce da sé il
prodotto, bisogna comunque di tutto il necessario per la produzione.
Così Cantillon arriva a una concezione pura del lavoro-terra.
Importante è anche il concetto sui beni di lusso, da lui
definiti in due modi: o come residuo dell'età feudale o come
ruolo di motore del sistema attribuito a consumi di lusso delle
classi più elevate. Infine ci sono i concetti delle rendite,
per l'autore irlandese sono 3 i tipi di rendite possibili: rendita
per far fronte ai costi di produzione, rendita per i fittavoli (che
hanno i due terzi) e la rendita per i proprietari terrieri.
Denaro
La concezione monetaria di Cantillon è molto simile a quella
di Petty: il denaro è necessario per la circolazione delle
merci, i metalli preziosi non coincidono con la ricchezza e il
fabbisogno di denaro coincide col valore degli scambi e dalla
velocità di circolazione del denaro. Il tasso di interesse
non è altro che il rapporto tra domanda e offerta di fondi a
prestito.