Briand Aristide


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Aristide Briand (Nantes, 28 marzo 1862 – Parigi, 7 marzo 1932) è stato un politico e diplomatico francese. Il suo impegno per la pace lo rese uno dei personaggi politici più amati della sua epoca.

Biografia

Le origini

Briand nacque a Nantes, un porto della Francia occidentale. I suoi genitori gestivano nella Rue du Marchix nel quartiere del porto, un piccolo e modesto locale chiamato Croix Verte (Croce Verde). Gli avventori erano soprattutto marinai e lavoratori portuali. All'età di due anni, "Ary" (così era soprannominato) si trasferì con la famiglia a Saint-Nazaire, una città portuale nella regione della Loira. Qui suo padre aprì dapprima uno spaccio di vini e liquori, quindi un café chantant, un piccolo locale con accompagnamento musicale. Anche in questo locale la clientela era gente di mare, che qui veniva a cercare le ragazze della città.

Briand frequentò la scuola superiore cittadina di Saint-Nazaire: non era uno scolaro molto diligente e talvolta disturbava la lezione con piccoli scherzi, tuttavia i suoi insegnanti si accorsero presto della sua straordinaria intelligenza, della prontezza di spirito e perspicacia.

Rimase sempre celibe; come compagna ebbe anche, per un certo tempo, la psicanalista Marie Bonaparte, discepola di Freud.

La carriera politica

Dopo aver conseguito la laurea in Giurisprudenza, divenne un brillante avvocato apprezzato per l'eloquenza e la competenza. Massone, si avvicinò agli ideali socialisti.

Briand si iscrisse al partito socialista francese e scrisse per molti giornali di sinistra, come ad esempio per il quotidiano anarchico Le Peuple. Dopo vari tentativi divenne deputato socialista nel 1902 e fu segretario del Partito Socialista Francese dal 1901 al 1904. Nel 1904 fondò, insieme a Jean Jaurès, il giornale l'Humanité, tutt'oggi esistente.

Entrato in Parlamento, si batté per l'eliminazione dell'ora di religione e per la separazione fra Stato e Chiesa. Nel 1905 egli difese e riuscì a fare approvare tali provvedimenti quale relatore della competente commissione parlamentare contro la forte resistenza delle destre e della Chiesa cattolica. Briand si spese anche ripetutamente per un'alleanza fra socialisti e i radical-socialisti di estrazione borghese. Nel 1906 accettò l'offerta del radical-socialista Ferdinand Sarrien e divenne ministro dell'istruzione. A causa di questa sua scelta fu espulso dal partito socialista, fondò allora un proprio partito, i "Socialisti Repubblicani", i quali perseguirono una linea non marxista. Rimase Ministro dell'educazione fino al 1909 e diede quindi applicazione alla nuova legislazione coerente alla Separazione fra Stato e Chiesa. Grazie alla propria abilità diplomatica riuscì a trovare un compromesso con il Vaticano.

Era primo ministro, quando nel 1910 ordina la repressione dello sciopero dei ferrovieri. Il 17 ottobre 1910, Aristide Briand aveva dichiarato lo sciopero una "rivolta" e quindi ordinato una violenta repressione governativa con l’intervento dell’esercito e la militarizzazione dei ferrovieri, l'arresto di decine di capi dello sciopero e di attivisti socialisti. Subito dopo ordinò l'arresto di sostenitori di uno sciopero nella sede de L'Humanité, lo stesso giornale che aveva contribuito a fondare. Il giorno dopo la fine dello sciopero, Briand ordinò una carica della polizia contro una folla di lavoratori che era appena stata ad un comizio di Jaurès.

Briand fu ampiamente elogiato in circoli della borghesia per la sua "evoluzione". Il New York Times lo definì "un vero patriota ".

Durante la Prima guerra mondiale si dimostrò un efficace Presidente del Consiglio in particolare in occasione della battaglia di Verdun, per la propria capacità a fare fronte anche alle situazioni più difficili. Ma è in particolare nel dopoguerra che egli diviene, insieme al rivale Raymond Poincaré, una delle figure chiave della Terza Repubblica. I suoi incarichi di governo, in qualità di Ministro degli Esteri e di Presidente del Consiglio, durarono complessivamente sedici anni e cinque mesi.

La lotta per la pace

Fu in effetti presidente del Consiglio a più riprese. Ma fu soprattutto grazie al ruolo svolto quale Ministro degli Esteri che egli deve la sua fama. Dopo il primo conflitto mondiale Briand era, infatti, fra i sostenitori della Società delle Nazioni e di un sistema che garantisse la pace. Nel 1922 si dimise in quanto in contrasto con le dure condizioni di pace che il Trattato di Versailles impose alla Germania, nel 1925 fu l'architetto del Trattato di Locarno e nel 1928 del Patto Briand-Kellogg, che promosse insieme al segretario di stato americano Frank Kellogg. Tale convenzione internazionale avrebbe dovuto bandire la guerra quale mezzo di risoluzione delle vertenze internazionali.

Per questa sua attività ricevette nel 1926, insieme al ministro degli esteri tedesco Gustav Stresemann, il Premio Nobel per la Pace. Briand può essere considerato un precursore del progetto dell'integrazione europea: infatti, il 7 settembre 1929 pronunciò un discorso innanzi all'assemblea della Società delle Nazioni, in cui prefigurava un'unificazione europea. L'assemblea gli diede mandato per presentare un memorandum per l'organizzazione di Unione Federale Europea che non avrebbe tuttavia mai visto la luce. Esercitò per molti anni la presidenza onoraria dell'Unione Pan-Europea.

Negli anni trenta l'avvento del nazismo fece crollare i sogni di un'Europa riunificata. Fino all'ultimo Briand mantenne le proprie posizioni pacifiste. Morì a Parigi il 7 marzo 1932. Le sue ceneri riposano nel piccolo cimitero di Cocherel di fronte ad un paesaggio che amava particolarmente.