Brandes Georg Morris Cohen
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Critico letterario danese (Copenaghen 1842 - ivi 1927). In lunghi
viaggi all'estero strinse relazione con I. Taine, E. Renan, H.
Ibsen. Di ritorno a Copenaghen iniziò le sue lezioni sulle
Grandi correnti della letteratura in Europa nel sec. XIX (1872-90):
la sua tendenza a ridurre la storia spirituale del secolo entro il
quadro d'una rivincita della realtà e del libero pensiero
contro il medievalismo reazionario della Restaurazione impoverisce a
volte il significato della sua interpretazione; in tutti gli scritti
la poesia è concepita come realistico dibattito dei problemi
della vita, ma l'unità spirituale europea è
rappresentata sempre con larghezza di respiro, come realtà
operante. Un numeroso gruppo di scrittori si riunì,
idealmente, intorno a lui: Ibsen, Bjørnson, Jacobsen, e la
rivista Det nyttende Aarhundrede ("Il diciannovesimo secolo"),
fondata da B., fu per alcuni anni la palestra della nuova
letteratura. Nel 1877 B. pubblicò la raccolta Danske Digtere
("Poeti danesi").
Il suo interesse si volgeva anche ai problemi
politici e sociali (Disraeli, 1881; Lassalle, 1881) o alla
rievocazione di grandi personalità (da Shakespeare a
Napoleone, da Heine a Voltaire, da Ibsen a Garibaldi) alle quali
dedicò ampie biografie. Durante la prima guerra mondiale
tenne un atteggiamento au-dessus de la mêlée,
simpatizzando con gli albori della rivoluzione russa e conducendo
una violenta campagna contro il cristianesimo.