Traiano Boccalini
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Traiano Boccalini (Loreto, 1556 – Venezia, 1613) è stato uno
scrittore italiano.
Visse per lungo tempo a Roma, al servizio della Chiesa, per poi
trasferirsi a Venezia nel 1612. Amico di Paolo Sarpi, si considerava
un moderno menante, ossia una specie di giornalista attento alle
questioni politiche, morali e letterarie. La sua opera principale
sono i Ragguagli di Parnaso.
I Ragguagli di Parnaso
L'opera, divisa in tre centurie (le prime due pubblicate in vita
dall'autore a Venezia, l'ultima data alle stampe invece nel 1615 con
il titolo di Pietra del paragone politico), è costituita da
una serie di resoconti, i ragguagli appunto, che descrivono le
discussioni e i processi che si svolgono sul monte Parnaso. Qui,
secondo l'autore, oltre alle Muse e ad Apollo che vi regna, si trova
anche un nutrito gruppo di letterati e politici noti al pubblico
colto dell'epoca. Le dispute hanno per oggetto avvenimenti e
personaggi del passato e del presente; in questo modo l'autore
può satirizzare la vita politica italiana e in particolare
quella romana.
La situazione dell'Italia, così come descritta nell'opera,
è molto negativa; eppure, l'autore non pensa a nessun
possibile rimedio e assume un atteggiamento di sostanziale
rassegnazione: ritiene infatti che di volta in volta vada scelto
quello che è il male minore. Boccalini dunque è molto
lontano dalla saggistica utopica che, in quegli anni, annoverava tra
i propri esponenti Tommaso Campanella e Francesco Bacone.
L'avviso 77 dei Ragguagli tradotto in latino fu incorporato come
sezione nel manifesto originale dei rosacroce la Fama fraternitatis
(edizione del 1614 a Kassel). Ciò fa pensare che la morte del
Boccalini a Venezia nel 1613 sia solo stata una finzione, e che egli
trovando rifugio all'estero dai persecutori politici abbia
contribuito di persona all'edizione anonima del manifesto
rosicrociano[senza fonte].
Il pensiero politico
Boccalini, intellettuale spregiudicato e nemico del dogmatismo
tipico della Controriforma, difende Tacito in quanto maestro dei
meccanismi di potere e dà del Principe di Machiavelli
un'interpretazione repubblicana: lo scrittore fiorentino infatti
avrebbe voluto denunciare al popolo, seppur in modo indiretto, e
dunque smascherare i metodi politici, considerati crudeli e
immorali, usati dai principi italiani. Tale interpretazione sarebbe
giunta fino ai Sepolcri di Foscolo.
Lo stile
La prosa di Boccalini può essere considerata come uno degli
ultimi esempi della tradizione tardo-rinascimentale: è
infatti molto sobria, in contrasto con le tendenze barocche presenti
già all'epoca dei Ragguagli e, più in generale, con lo
stile in voga nel Seicento.