Q 6 § 71

1 Con ogni probabilità il nome Perrotto è qui un lapsus per Coppola, autore della recensione di cui Gramsci stava discutendo. Scrive infatti Goffredo Coppola (recensione cit., p. 623): «L'affermazione dell'identità fra arte e lingua conduce a risultati assai notevoli. Anzitutto il problema dell'origine del linguaggio intorno al quale si sono tanto affaticati filosofi, psicologi e linguisti, si rivela come insolubile, perché il suono è un elemento stesso dell'intuizione o meglio dell'uomo che intuisce. Domandarsi dunque qual'è l'origine del linguaggio come facoltà è porsi la questione del perché l'uomo ha una fantasia, un pensiero, del perché l'uomo è uomo».