Q2 §257
1 Cfr Giuseppe Salvioli, Il capitalismo antico (Storia dell'economia
romana), a cura e con prefazione di Giuseppe Brindisi, Laterza, Bari
1929 [FG, C. carc., Turi II]. Un accenno a questo libro è
anche nel Quaderno 4 (XIII), § 60. In una lettera alla moglie
del 10 febbraio 1930 Gramsci le aveva suggerito di proporre una
traduzione russa di quest'opera: «È uscita l'anno
scorso una nuova edizione di un libro che apparteneva ormai alla
cultura europea: Il capitalismo antico. Storia dell'economia romana,
pp. 204 in XVI°, Editore Laterza, Bari. La prima edizione
uscì nel 1906, in francese, tradotta dal manoscritto
italiano, ed ebbe un grande successo; fu tradotta subito in tedesco
da Carlo Kautsky e credo anche in russo e in altre lingue. Il libro
era rivolto contro la tendenza creata da Mommsen, di trovare
"capitalistica" ogni economia "monetaria" (rimprovero rivolto da
Marx al Mommsen e che il Salvioli svolge e dimostra criticamente),
tendenza che oggi ha assunto proporzioni morbose per opera del professor Rostovtzev, uno
storico russo che insegna in Inghilterra, e in Italia per opera del
professor Barbagallo, un discepolo di Guglielmo Ferrerò. Il
Salvioli era uno studioso molto serio (è morto l'anno scorso,
durante una lezione all'Università di Napoli), che accettava
le teorie del materialismo storico, nella forma che esse hanno
assunto in Italia attraverso la revisione di Benedetto Croce,
cioè come canone pratico di ricerca storica e non come
concezione del mondo totalitaria. L'attuale edizione italiana
rinnova completamente la precedente, aggiornandola dal punto di
vista erudito, e sfrondandola di quegli elementi polemici che le
erano propri nel 1906: è un libro nuovo, insomma,
perché l'autore mori prima di perfezionarla. Domanda un
traduttore che conosca molto bene l'italiano e che perciò sia
in grado di comprendere anche le storture sintattiche e i periodi un
po' raffazzonati» (cfr LC, 322-23).