Windelband, Wilhelm
Filosofo e storico tedesco della filosofia (Potsdam 1848 -
Heidelberg 1915).
Allievo di Fischer e di Lotze, insegnò nelle univv. di Lipsia
(dal 1873), Zurigo (nel 1876), Friburgo in Br. (dal 1877),
Strasburgo (dal 1882), Heidelberg (dal 1903). Il suo pensiero
è particolarmente notevole per aver dato inizio alla
cosiddetta scuola del Baden, ossia all’indirizzo neokantiano della
filosofia dei valori, che interpretò in senso
antipositivistico e antimaterialistico l’esigenza di una
«rinascita della filosofia tedesca», individuando
nell’indagine storica il proprio peculiare terreno di indagine,
nonché l’ambito di una possibile sintesi tra apriorismo e
idealismo.
Per W. lo spirito della filosofia kantiana consiste infatti in un
criticismo di tipo assiologico, per il quale la ragione pura
è il complesso dei valori assoluti e universali, e la
filosofia è la scienza critica dei valori aventi
validità universale. Su questi principi si fondano i giudizi
valutativi, che forniscono la coscienza normativa (e religiosa) del
vero, del buono e del bello, sentiti come realtà
trascendenti, laddove i giudizi di fatto costituiscono materia delle
scienze empiriche.
Più in partic., W. critica l’orientamento unilaterale della
filosofia verso le scienze naturali, e nello stesso tempo propugna
la necessità di una filosofia della cultura, non più
caratterizzata, però, dal punto di vista dell’oggetto o del
contenuto – come avveniva invece nelle «scienze dello
spirito» di Dilthey – ma da quello del metodo. Di qui
l’importante distinzione tra «scienze nomotetiche»,
volte a considerare la realtà sotto forma di un sistema di
leggi generali, e «scienze idiografiche», orientate
invece verso l’individuazione del loro oggetto (inteso sia come un
evento naturale sia come un fatto umano).
Oltre che con la dottrina del giudizio valutativo – cui si
riallacciò, tra gli altri, Croce – e con la teorizzazione
delle scienze idiografiche – ripresa in partic. da Rickert –, W. si
segnalò per la maniera innovativa di affrontare la storia
della filosofia, caratterizzata dal porre al centro dell’indagine i
problemi e i concetti filosofici piuttosto che le grandi
individualità.
Tra le opere teoretiche si segnalano in partic.: Präludien
(1884, 9ª ed., 2 voll., 1924; trad. it. Preludi: saggi e
discorsi d’introduzione alla filosofia); Beiträge zur
Lehre vom negativen Urteil (1884); Vom System der Kategorien
(1900); Über Willensfreiheit (1904); Die Prinzipien der Logik
(1912; trad. it. in Enciclopedia delle scienze filosofiche);
Einleitung in die Philosophie (1914). Tra le opere storiche si
segnalano: Die Geschichte der neueren Philosophie in ihrem
Zusammenhange mit der allgemeinen Kultur und den besonderen
Wissenschaften (2 voll., 1878-80; trad. it. Storia della filosofia
moderna); Geschichte der abendländischen Philosophie im
Altertum (1888); Geschichte der Philosophie (1892; trad. it.
Storia della filosofia); Platon (1900; trad. it. Platone).