Assolutismo

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Regime politico in cui chi regna o chi governa ha potere assoluto, illimitato.

Età dell’assolutismo

Periodo della storia europea continentale compreso tra 1660 e 1789, che ha nella sua prima fase (1660-1748) come misura di giudizio la Francia di Luigi XIV, nella seconda (1748-89), detta età dell’a. illuminato, l’Austria di Maria Teresa e Giuseppe II e la Prussia di Federico II.

Carattere essenziale dell’a. è il rafforzamento del potere statale, dal punto di vista anzitutto militare e finanziario: nasce lo Stato burocratico e accentratore, i cui organi dipendono direttamente dal re, sovrapponendosi o facendo scomparire i precedenti organi di origine feudale; la vecchia aristocrazia feudale si trasforma in nobiltà di casta, priva di forza politica; si formano eserciti nazionali di tipo moderno. Sul piano religioso, il sovrano dello Stato sottomette a sé le Chiese nazionali.

In questa linea giurisdizionalistica s’inserisce con particolare vigore la politica ecclesiastica, detta giuseppinismo , attuata da Giuseppe II negli Stati asburgici.

In campo economico sono caratteristici il progressivo aumento della ricchezza mobiliare e l’influenza del fattore finanziario nella vita politica; nel campo sociale, il consolidarsi e l’affermarsi della borghesia che, particolarmente in Francia, si sviluppa in alleanza con la monarchia e perviene a un’egemonia culturale tale da trasformare l’a. in a. illuminato, dando così vita all’Età delle riforme