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Walras, Marie-Esprit-Léon.
Economista (Évreux 1834 - Clarens, Losanna, 1910), figlio di
Auguste. Prof. nell'univ. di Losanna (1870-92), W. prese le mosse da
alcune delle idee del padre e dalle applicazioni matematiche
all'economia di A. Cournot e dedicò la parte maggiore e
migliore della sua vita all'elaborazione di quel sistema di dottrine
economiche, che valse ad assicurargli un posto tanto alto nella
storia dell'indagine scientifica.
Vita e pensiero
Conseguita alla fine del 1870 la cattedra all'univ. di Losanna,
insegnò fino al 1892, quando fu colpito da problemi di
salute. La sua opera può essere divisa in tre periodi
dedicati rispettivamente allo studio della scienza e della vita
economica (fino al 1871), all'elaborazione e all'insegnamento
dell'economia pura (1871-92), all'analisi dei problemi di politica
economica e sociale (1892-1904). Nonostante l'importanza dei suoi
contributi allo studio dei problemi monetari e di politica
economico-sociale (invocò la nazionalizzazione della rendita
fondiaria), il suo nome è legato soprattutto
all'approfondimento dell'economia pura.
Ricorrendo al concetto di rareté (derivato dal padre Auguste)
e all'uso del calcolo infinitesimale (già presente negli
studi di A. Cournot) dimostrò, simultaneamente a S. W. Jevons
e C. Menger, ma indipendentemente da loro, come i prezzi relativi
fossero determinati dall'utilità marginale che i consumatori
attribuiscono alle merci.
Il suo nome è inoltre associato al modello di equilibrio
economico generale. In esso si analizza il problema dello scambio di
più merci tra più consumatori, in un contesto di
concorrenza perfetta, e si dimostra l'esistenza di un sistema di
prezzi in corrispondenza del quale ciascun soggetto raggiunge la sua
posizione di ottimo (massimizzazione dell'utilità)
compatibilmente con quella di tutti gli altri soggetti. Lo stesso
sistema di prezzi consente anche il raggiungimento dell'uguaglianza
tra domanda e offerta delle merci in tutti i mercati assicurando
così l'equilibrio economico dell'intero sistema.
Il modello di equilibrio generale venne applicato da W. dapprima ad
una situazione di puro scambio per essere esteso poi anche al caso
della produzione di nuovi beni e quindi a quello dell'accumulazione
di capitale e dell'allocazione del credito.