da
Dominique Grisoni, Robert Maggiori
Guida a Gramsci
BUR, Milano 1975
«STATOLATRIA»
Concezione dello Stato come «società civile e come
società politica, come "autogoverno" e come "governo dei
funzionari"» (PP, EI p. 165, ER p. 218). Gramsci definisce
statolatria un «determinato atteggiamento verso il "governo
dei funzionari" o società politica che, nel linguaggio
comune, è la forma di vita statale a cui si dà il nome
di Stato e che volgarmente è intesa come tutto lo
Stato» (ivi). Questa riduzione dello Stato a società
politica, se non diventa «fanatismo teorico», può
giustificarsi nella misura in cui l'accento posto sulla
società politica può favorire l'«iniziazione...
alla vita statale autonoma» e la «creazione di una
società civile che non fu possibile storicamente creare prima
dell'ascesa alla vita statale indipendente» (ivi).
L'accentuazione, da parte di Lenin, dell'elemento politico, ha
consentito la formazione della società civile che, nella
Russia pre-rivoluzionaria, e-ra «primitiva e
gelatinosa».